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Sciopero dei trasporti: il Codancos invia esposto alla Procura della Repubblica
24 Lug 2019 10:44
E’ stato inviato questa mattina dal Codacons l’annunciato esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro i sindacati dei trasporti e relativo all’ignobile sciopero indetto per la giornata odierna.
Una protesta che – spiega l’associazione – risulta sbagliata, inaccettabile e lesiva dei diritti degli utenti per due diverse ragioni: in primo luogo viene attuata in pieno periodo estivo, quando cioè aumentano gli spostamenti e le partenze degli italiani per le vacanze. In secondo luogo, lo sciopero è indetto a poche ore dal caos ferroviario che ha letteralmente spezzato in due l’Italia e che ha già creato disagi enormi agli utenti. I cittadini si ritrovano così pesantemente danneggiati sul fronte della libertà di movimento, e vengono presi ad ostaggio dai sindacati per rivendicazioni che non hanno nulla a che vedere con gli utenti dei trasporti.
Scrive il Codacons nell’esposto inviato alla Procura di Roma:
“tale situazione rischia di creare enormi disagi all’intera collettività, soprattutto in questo periodo di esodo quando aumenta il numero di cittadini che si sposta in treno, traghetto o aereo per raggiungere le località di villeggiatura. E ciò è ancora più gravoso alla luce dell’incendio di origine dolosa appiccato nella notte tra domenica e lunedì 23 luglio u.s. alle porte di Firenze e che ha costretto migliaia di utenti a dover subire il ritardo, la cancellazione o la limitazione del proprio treno. Peraltro, si apprende tramite le notizie di stampa, il ministro Toninelli ha chiesto ai sindacati il rinvio dello sciopero in seguito anche al predetto attentato, proponendo al contempo un tavolo di interlocuzione al fine di scongiurare i disservizi preannunciati. Anche il garante degli scioperi ha rivolto l’invito a rimandare la protesta”
Per tale motivo l’associazione ha chiesto alla magistratura “di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare profili di responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti a carico di coloro i quali saranno ritenuti responsabili, quali quella di interruzione di pubblico servizio ex art. 340 c.p. e violenza privata ex art. 610 c.p. e ogni altra fattispecie venisse individuata dalla S.V. chiedendo l’esercizio dell’azione penale”.
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