Sciopero dei medici e dei veterinari in tutta la Sicilia: a rischio l’uso delle attrezzature acquistate con i fondi del PNRR

Un’altra giornata di sciopero in Sicilia dei medici e dei veterinari. La mobilitazione è iniziata il 5 dicembre scorso con lo sciopero organizzato dalle single sindacali Anaoo-Assomed, Fesmed Cimo, Arooi-Emac, Fassid, Fvm, Cisl, che coinvolge anche farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari. Questa nuova giornata di protesta riguarda l’allarme riguardante le attrezzature sanitarie acquistate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rischiando di rimanere inutilizzate per la carenza di personale.

Nella regione, le carenze di personale rischiano di compromettere l’utilizzo delle 262 nuove attrezzature radiologiche di ultima generazione, tra cui Tac, Gamma camera, Pet, acquisite con un costo complessivo di 115 milioni di euro tramite i finanziamenti del PNRR. Questi strumenti, non avendo abbastanza operatori, potrebbero funzionare in modo limitato o addirittura rimanere inattivi.

LA PROTESTA

La protesta mira a far pressione sulla politica affinché sia prestata maggiore attenzione al Servizio Sanitario Nazionale, sottolineando l’urgente necessità di personale qualificato nel settore pubblico, al fine di garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini. Le sigle sindacali sottolineano la preoccupazione riguardo al disinteresse del governo centrale nel pubblico impiego di professionisti necessari al sistema sanitario pubblico, mentre le Regioni, per mantenere i propri sistemi sanitari, potrebbero dover affidarsi a cooperative e figure esterne con possibili ripercussioni sui loro bilanci.

L’effetto dello sciopero potrebbe riguardare le prestazioni anestesiologiche, con possibili interruzioni delle sale operatorie, oltre a stop nei percorsi prechirurgici, negli ambulatori di terapia del dolore e altre consulenze differibili. Anche la filiera agroalimentare potrebbe subire ritardi nelle macellazioni, nelle forniture di carni e prodotti ittici.

Questa mobilitazione sindacale, considerata “indispensabile” dalle sigle coinvolte, vuole lanciare un messaggio forte al governo per ottenere un sostegno effettivo al Servizio Sanitario Nazionale, attualmente in difficoltà a causa della carenza di personale.

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