Scicli esclusa da Giornate Fai di primavera 2023. Dopo 20 anni rimane fuori dal circuito

Tanta amarezza e tanta delusione. Dopo 20 anni Scicli rimane orfana di una manifestazione che ha portato in città centinaia di turisti ed ha visto sul campo tanti studenti con il compito, svolto egregiamente, di ciceroni.

Oggi le perplessità, sull’assenza dal panorama provinciale, regionale e nazionale della città di Scicli con il suo ricco patrimonio, sono tante. In provincia solo tre i siti visitabili con il Fai di primavera 2023: la Curia vescovile di Ragusa, il palazzo di governo sede della Prefettura e la chiesetta di San Nicolò a Modica.

Già ieri la giunta Marino ha preso contatti con il Fai, il Fondo Ambiente Italiano, nel tentativo di capire il perchè l’associazione culturale abbia deciso di non organizzare le Giornate Fai di Primavera 2023 in città.

Il Comune è sempre stato al fianco del Fai sin dall’anno 2003 sostenendo il sodalizio nelle iniziative promosse negli ultimi 20 anni

“Il sindaco Mario Marino ha chiesto lumi sulle circostanze che hanno portato l’associazione a non programmare attività per questo weekend, che segna l’edizione 2023 delle Giornate Fai di Primavera. Un patrimonio di esperienza ventennale che non può andare perduto – afferma l’assessore alla promozione Giuseppe Puglisi – l’interlocuzione, già da lunedì prossimo, sarà spostata sul tavolo del Fai Nazionale e del Fai Sicilia per comprendere le raomunale intende porre rimedio favorendo il recupero di gioni dell’improvvisa assenza, cui l’amministrazione cuna tradizione di esperienze estremamente positiva per Scicli, i suoi studenti, coinvolti dal Fai come giovani ciceroni dei beni culturali, e della sua comunità”. 

Stupore dal consigliere comunale Caterina Riccotti 

“Non conosciamo le motivazioni che hanno portato la delegazione Fai di Scicli a interrompere il proprio impegno e non vogliamo entrare nelle dinamiche associative di un sodalizio privato – dice – tuttavia, come consigliere comunale che ha svolto nella scorsa legislatura il gratificante ruolo di assessore alla cultura, non posso che esprimere il mio dispiacere e il mio appello affinché la tradizione della presenza del Fai a Scicli venga ripresa al più presto e che le Giornate Fai, di primavera e di autunno, tornino nel calendario degli eventi culturali.


Chiediamo al Fai nazionale e a quello regionale siciliano di porre le condizioni affinché si riprenda un cammino di impegno culturale ed al privato culturale di Scicli di trovare momenti di sintesi per recuperare una prestigiosa presenza”.

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