Scarti cimiteriali abbandonati nella riserva Pino d’Aleppo. Ecco come si distrugge l’ambiente. Una denuncia

La Polizia Provinciale ha chiuso le indagini relativamente agli scarti cimiteriali ritrovati nella pre-riserva ‘Pino d’Aleppo’ di Vittoria ed ha individuato l’imprenditore edile che ha eseguito i lavori all’interno del cimitero non smaltendo i rifiuti inerti in maniera corretta. L’indagine prese piede dopo un esposto di ‘Fare Ambiente’ che con un ampio reportage fotografico denunciò all’opinione pubblica lo scempio ambientale perpetrato. Una disposizione di servizio del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza alla Polizia Provinciale di individuare gli eventuali responsabili ha rimarcato l’esigenza di provvedere tempestivamente per tutelare un bene sottoposto a vincolo. Dopo mesi di indagini la Polizia provinciale è risalita all’autore che ha depositato i materiali inerti provenienti da precedenti lavori di demolizione e scavo svolti all’interno del cimitero di Vittoria, costituiti da scarti di lapide e materiale marmoreo ed altro materiale inerte misto, nonché alcuni altri arredi cimiteriali in evidente stato di abbandono. Dagli accertamenti svolti presso il Comune di Vittoria e presso le Associazioni “Reduci prigionia” e “Salvatore Paternò” di Vittoria è emerso che i lavori edili relativi alle colombaie di dette associazioni ed in particolare i lavori nei loculi di alcuni defunti erano stati affidati alla ditta individuale intestata ad un muratore di Vittoria, G.N., di 65 anni ch’è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver smaltito nella pre-riserva ‘Pino d’Aleppo’ di Vittoria rifiuti speciali non pericolosi costituiti da materiale misto proveniente da demolizione e scavo, depositandoli in modo incontrollato e in evidente stato di abbandono, in assenza della prescritta autorizzazione. Dopo essere stato ascoltato da agenti del nucleo ambientale, il muratore ha proceduto alla pulizia del sito e al ripristino dei luoghi.

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