SCARCERATO LO SCAFISTA TUNISINO ARRESTATO IL SETTEMBRE SCORSO

Lo scorso mese di Settembre la Squadra Mobile di Ragusa lo aveva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria poiché gravemente indiziato di essere uno scafista e di avere sottoposto a trattamento inumano le persone che aveva trasportato dalla Libia in Italia.

Gli indizi consistevano  nelle dichiarazioni dei compagni di viaggio.

Per questo motivo il tunisino Saiffedine Boudaya, di anni 25, è stato recluso per oltre due mesi nella casa circondariale di Ragusa.

La Squadra Mobile però ha perso i contatti con i testimoni che avevano accusato il presunto scafista, difeso di fiducia dall’ Avv. Michele Savarese e pertanto il Giudice per le indagini preliminari non ha potuto fare altro che restituirgli la libertà.

“Era prevedibile che i testimoni si sarebbero resi irreperibili ha affermato l’ Avv. Michele Savarese. Non sapremo mai se il Boudaya sia o no una scafista.  Purtroppo se ne traggono due conclusioni: se il tunisino era colpevole ora è impunito ed in libertà, ma se era innocente si è fatto inutilmente due mesi di carcere. In ogni caso è l’ ennesima sconfitta del nostro sistema. Queste cose nei paesi dove gli scafisti hanno le basi le sanno, eccome”.

           

 

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