SANTA CROCE CAMERINA PRIMA STAZIONE APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

30 Nov 2010 18:46

Abbiamo contattato telefonicamente  il sindaco di Santa Croce Camerina alle otto del mattino per chiedergli un’intervista seria, magari al Comune, magari dietro la sua scrivania, magari per fargli dopo una nuova foto da pubblicare insieme all’articolo. Abbiamo scoperto che laddove alle otto di mattina molti politici nemmeno hanno acceso il cellulare, lui aveva già comprato il pane, si dirigeva verso il Municipio e aveva tante di quelle cose da dire che nemmeno c’è stato il tempo di fare domande. Santa Croce Camerina prima stazione appaltante della provincia di Ragusa. Tra meno di un mese cantieri aperti che daranno lavoro a circa ottanta operai e dieci tecnici. Completo accordo sulla linea leontiniana, che è in completo disaccordo su quella del governatore Lombardo. Invito alla provincia a mettere in sicurezza le strade fornendo adeguata copertura. La Marina di  Ragusa -Santa Croce è all’anno zero! La tratta che dalla rotatoria va a Casuzze  è ancora in fase di esproprio, il curvone di villa Schininà sarà sistemato con l’accensione di un mutuo, per il resto della strada solo un progetto di massima da aggiornare. Con la prossima apertura dell’aeroporto di Comiso, con la costruzione di nuovi alberghi, non possiamo avere strade così insicure. A noi non è rimasto che fargli le domande della piazza. Sindaco quanti operai di Santa Croce lavoreranno in questi cantieri? “tutti quelli che hanno fatto domanda per essere inseriti nell’elenco. Gli operai non li sceglie il comune”. Sindaco con le seicentomila euro della compensazione degli impianti fotovoltaici provenienti dalla solar energy come mai non si è scelto di fare un impianto fotovoltaico comunale, che avrebbe dato la possibilità di essere autonome tutte le strutture comunali?

“ Grazie all’esperienza dell’ing. Franco Poidomani, consulente del comune si è evidenziato come i costi per la ditta non fossero così ingenti, i  benifici  per il Comune sarebbero stati pochi, con le scelte che abbiamo fatto invece ci sono stati dati lavori  dei quali  tutti i cittadini  traggono beneficio per poco meno di un milione di euro”. Sindaco che c’entra la tribuna del campo sportivo, con le opere che devono essere fatte con la mitigazione ambientale?  “Su questo argomento c’è una grande confusione. Stabilito che il comune di Santa Croce è stato quello che più di tutti ha ottenuto opere di compensazione, dobbiamo fare la differenza tra mitigazione, che sono quelle opere che vanno fatte attorno agli impianti fotovoltaici, per mitigare, appunto l’impatto ambientale degli impianti, la piantumazione di alberi, il ripristino dei muretti a secco. La compensazione, come dice la stessa parola è la ricompensa per il territorio che ospita  gli impianti”  Sindaco, il piano paesistico è un altro punto di contestazione al governo Lombardo. Santa Croce durante la fase calda della polemica è stata, come dire una voce fuori dal coro. Lo dimostrano le dichiarazioni del vice sindaco Agnello, che ha seguito tutte le fasi di stesura del piano, chiedendo dove possibile di correggerlo. Oggi lei lo smentisce?

“Santa Croce è stata sicuramente quella meno interessata alle limitazioni del piano paesaggistico, ma subisce alcune regole, come il fatto che non possono esistere serre a 300 metri dalla battigia, che devono essere strutture precarie. Abbiamo stipulato una sorta di armistizio tra maggioranza  e opposizione per preparare le osservazioni che possano interessare sia le imprese agricole, sia a chi ha progetti in corso di finanziamento”. Sindaco mai la Sicilia così penalizzata come con questo governo, dai ritardi sull’aeroporto , ai fondi Fas, al raddoppio RG-Cta, alla soppressione dei treni a lunga percorrenza su alcune tratte, il Cipe che non stanzia un centesimo. “Il Cipe ha stanziato per Santa Croce 876.000 euro per la biblioteca comunale vero è che politica purtroppo non si accorge di molte cose, ci sarebbe tanto da rivedere”. Si chiude con un sospiro di impotenza la mancata intervista seria al Sindaco Lucio Schembari. (Pina Cocuzza)