Sanremo Giovani, artisti ragusani e siciliani in gara. Le pagelle del giornalista Giuseppe Attardi e la conduzione della strana coppia Baudo-Rovazzi

DAI FIGLI DELLE STELLE AI FIGLI DELLE LACRIME di Giuseppe Attardi
Sanremo ultima spiaggia per gran parte dei 69 giovani selezionati dalla Commissione musicale del Festival, presieduta dal direttore artistico Claudio Baglioni, tra le 677 candidature totali. Più della metà sono infatti i reduci dai talent show in cerca di riscatto o i bocciati che ritentano una seconda volta. La truppa più folta è quella degli ex di “X Factor”: ben dieci. Seguiti dagli alunni della scuola di Mari De Filippi, otto. La pattuglia di ex “The Voice” è meno folta, soltanto cinque, ma può contare sulla voce della vincitrice dell’ultima edizione.

Nel gruppo misto ci sono trionfatori di concorsi vari da “Musica è” a Castrocaro. Altri tre sono arrivati a un passo dal palcoscenico dell’Ariston e adesso ritentano la carta sperando in una sorte migliore. Poi c’è Federica Abbate che ha partecipato al Wind Summer Festival, mentre Vittorio Sisto è alla ricerca di una possibilità dopo essere stato un bambino prodigio di “Ti lascio una canzone”. La conseguenza è una omologazione negli orientamenti musicali e negli stili. Rap, trap, urban o electro pop e ballate romantiche prevalgono, con rarissimi sprazzi di originalità. Rispetto alle passate edizioni, c’è tuttavia un maggior sforzo nei testi. Tranne i soliti e tradizionali voli pindarici sulle ali dell’amore tra nuvole e galassie lontane, molte canzoni tentano di descrivere la società attuale e raccontare le nuove generazioni. Si percepisce soprattutto il senso di paura: la paura di amare, di vivere, di essere fuorigioco, di non essere accettati, del tempo che passa. Risaltano il pessimismo, la disillusione, la sensazione di non avere la libertà e l’opportunità per dare sfogo alla creatività.

Fra i temi salgono a galla l’emigrazione, la diversità, i social, la tv scenario di orrori. Vengono persino denunciati drammi familiari, violenze domestiche. E ci sono citazioni alte, dalla “Gioventù bruciata” ambientata tra deserti e Mar Rosso di Mahmood al “M’illumino d’immenso” della poetica Valentina Astolfi. C’è un diffuso crepuscolarismo, si canta “Il destino delle cose inutili” (l’armoniosa Ylenia Lucisano), c’è molta voglia di vivere nelle favole, di trasformarsi in un cartoon. “Antieroi” come canta la rockeuse Lilian More. Dai “figli delle stelle” della fine degli anni Settanta siamo passati ai “Figli delle lacrime” del blues di Raphael.

Tra i brani che ritengo abbiano una marcia in più, “Fuorigioco” dei Cobalto, un ritratto generazionale che gioca con i Beatles e Battisti. Conferma il suo talento il catanese Cordio (nella foto), in gara con “La nostra vita”, che potrebbe ricordare lo stile di Ermal Meta. Ha buone chance Federica Abbate, già autrice dell’hit “Roma-Bangkok”, con la canzone “Finalmente”, inno alla indipendenza. Vintage dal testo interessante è “Occasionale” interpretata da Filo Vals, figlio del produttore tv Pietro Valsecchi. Divertenti il pop del duo FM93, un aquilano e un ragusano, in gara con “Lara (Ho fatto un pezzo indie)”, e il jazz alla Baccini di Forlenzo (“Non canto jazz”). Chitarre rock, un mondo sanguinante e figli riciclati e preconfezionati da un televisore in “Antieroi” di Lilian More; rap e sogni appesi a un filo in “Coriandoli” di Loomy. Sorprende il vocione di Laura Ciriaco con “Inizio” sulla scia di Tiziano Ferro, emoziona la soulsinger Nyvinne con “Io ti penso”. Sanno un po’ di deja vu “Incendio” dei Ros e “Per venirti a cercare” di Sarah Dietrich, ma ottengono la sufficienza. Bene anche “A volte” della citata Valentina Astolfi , “Oltre” di Vittorio Sisto e “Il destino delle cose inutili” di Ylenia Lucisano.

Intanto è arrivata la conferma ufficiale: Pippo Baudo e Fabio Rovazzi (nella foto) comporranno la strana coppia che condurrà Sanremo Giovani, quest’anno staccato dal Festival, perché si terrà a dicembre. Due prime serate, il 20 e 21, che andranno in onda su Rai1 dal Teatro del Casinò della città dei fiori. Il vecchio Pippo, veterano al Sanremo dei grandi, visto che ne ha condotti 13, appare contento: «Non conoscevo personalmente Rovazzi, anche se i miei nipoti me ne hanno parlato molto, ma ci conosceremo bene direttamente sul palco». E Rovazzi si dice pronto a duettare con un pezzo da novanta come Baudo. «So che il suo carisma conquista il 99% del palco, ma sono sicuro che insieme formeremo una bella coppia».
Se l’esperimento riuscirà, non è detto che la strana coppia non venga riproposta anche per il Festival vero, quello che si terrà al Teatro Ariston dal 5 al 9 febbraio 2019.

Questi sono i siciliani in gara: CHIARA SCALISI – brano: “Voglio smettere di fare musica” – età: 34 – Catania; CORDIO – brano: “La nostra vita” – età: 23 – Catania; DAVID – brano: “Padre”- età 33 – Messina; FM93 (duo) – brano: “Lara (Ho fatto un pezzo indie) – età: 25 – L’Aquila/Ragusa; NICO AREZZO – brano: “Gorilla” – età: 20 – Ragusa

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