Sanità: l’Asp rassicura i sindaci: “Non litighiamo e non ci sono grosse criticità”. Ma le polemiche proseguono

La direzione strategica dell’Asp interviene dopo le polemiche delle ultime ore con gli interventi del sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, che parla di disastri al pronto soccorso della sua città, e del sindaco di Pozzallo; Roberto Ammatuna, che ha chiesto informazioni sul pte. L’Asp rassicura che non si vuole litigare con i sindaco ma piuttosto si lavora per la sanità pubblica e che non ci sono grosse criticità. Ma le polemiche non mancano.

Questo l’intervento di rassicurazioni da parte dell’Aspo: “Rassicuriamo i cittadini che è lungi da questa Direzione strategica la volontà di innescare polemiche, men che meno litigi, coi sindaci della nostra provincia. Siamo perfettamente consci delle difficoltà dei primi cittadini e del ruolo di sentinella che essi ricoprono all’interno delle rispettive comunità. E siamo perfettamente in linea, inoltre, con la richiesta di ‘buona sanità’ proveniente dal territorio: è obiettivo dell’Asp di Ragusa continuare a garantire servizi dagli standard elevati, in grado di soddisfare la richiesta dell’utenza.

A tal proposito raccogliamo le preoccupazioni del sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, relativamente alla realizzazione del nuovo PTA (Presidio Territoriale di Assistenza). I maggiori tempi richiesti per l’attività di verifica del progetto definitivo sono legati alle incombenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che hanno prioritariamente impegnato il personale del Servizio Tecnico dell’ASP per avviare le procedure richieste nei termini stringenti e perentori del cronoprogramma assegnato dall’Assessorato e dal Ministero della Salute, pena la perdita di oltre 20 milioni di euro di finanziamenti per lavori e forniture nelle strutture sanitarie della provincia di Ragusa. Nelle more dell’espletamento delle procedure di selezione per reperire altri tecnici da dedicare espressamente al PNRR, il personale in servizio presso l’U.O.C. Servizio Tecnico, in questi mesi, ha comunque dovuto garantire l’attività ordinaria e straordinaria, quest’ultima imposta dall’emergenza pandemica e dalle sue ricadute sulle linee d’investimento dell’azienda e sulla priorità degli interventi.In ogni caso la progettazione del PTA di Pozzallo non si è mai fermata. Sono già state acquisite tutte le necessarie autorizzazioni e, in parallelo alla verifica, è già stato completato il progetto con il dettaglio esecutivo. In tempi strettissimi, verrà completata inoltre l’attività di verifica e immediatamente dopo, sarà bandita la procedura di gara per l’affidamento dei lavori. Dal momento dell’aggiudicazione, si prevede la conclusione degli stessi entro 12 mesi. Lunedì prossimo, in un incontro già programmato, verranno discusse le ultime novità con il sindaco Ammatuna.

Ma sulla recente polemica tra il Sindaco di Vittoria on. Francesco Aiello e la Direzione Asp di Ragusa a proposito del Pronto Soccorso del “Guzzardi” interviene Piero Gurrieri, avvocato e candidato all’Ars per il m5s. “Guardo da anni le condizioni in cui versa la Sanità Vittoriese e Ipparina” – dice Gurrieri – “e continuo a provare amarezza di fronte a un sistema che definire precario è un eufemismo, che finisce per trattare gli esseri umani come i peggiori esseri umani tratterebbero gli animali. Ed è un’amarezza ancora più forte quando, dopo la recente denuncia pubblica del Sindaco di Vittoria – che ha giustamente parlato di “Sanità vittoriese al punto di rottura, pronto soccorso come una trincea, servizi insostenibili” – la direzione dell’Asp risponde che “non si rintracciano criticità rilevanti o episodi fuori dal comune”. Invitandolo perfino ad astenersi dal parlare con i Cittadini, e a “segnalare” direttamente a loro”. 

Piero Gurrieri, che non è nuovo a queste denunce, continua:  E no, egregi signori, siete fuori strada, con rispetto parlando. Denuncio da anni la  condizione da quarto mondo della nostra sanità. Guardie mediche che trovarle aperte, sabato e domenica, è una conquista, ambulanze non medicalizzate, Pronto Soccorso “residenziale” nel senso che puoi portarti il sacco a pelo e una tenda. Per non parlare delle liste d’attesa infinite, delle notti passate al Distretto alla ricerca di una prenotazione per cambiare il medico curante, e si potrebbe continuare”.

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