Sammartino: “Sono estraneo ai fatti”. Schifani assumerà le deleghe del suo vice ad interim

“Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati”. Lo dice Luca Sammartino, indagato per corruzione.

Sammartino aggiunge: “Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.

SCHIFANI ASSUMERA’ LE DELEGHE DI SAMMARTINO AD INTERIM

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, “nel ribadire piena fiducia nei confronti della magistratura, confida pienamente nella possibilità che l’onorevole Sammartino possa dimostrare la propria totale estraneità ai fatti che gli vengono addebitati” e ricorda come “lo stesso abbia ricoperto il suo doppio ruolo istituzionale con decoro, lealtà e trasparenza”.

Nel frattempo, da palazzo d’Orleans, dopo la notizia dell’inchiesta che ha coinvolto Sammartino, filtra la notizia che sarà il presidente della Regione, Renato Schifani, ad assumere ad interim le deleghe dell’assessore rgionale, sospeso per un anno dai pubblici uffici dopo l’avviso di garanzia ricevuto per corruzione aggravata nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Catania.

L’INCHIESTA

Sono 11 le misure cautelari a carico di altrettanti esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori. Sono accusati a vario titolo, di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra i destinatari delle misure anche il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, accusato di scambio elettorale politico – mafioso e corruzione aggravata e per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere. “Proprio in merito alla figura di Sammartino – spiegano gli investigatori dell’Arma -, è stata riscontrata la preoccupazione dello stesso di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti, escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni”. Inoltre, il vicegovernatore, per il quale il gip di Catania ha disposto la sospensione per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata, si sarebbe adoperato per porre in essere “attività di vigilanza e di ‘bonifica’ tecnica” dei locali della sua segreteria politica, “avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza”, cercando anche di acquisire “informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali”.

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