Salvare il posto di lavoro a 48 lavoratori della Spm. La Cgil scrive al sindaco di Modica

Carta e penna per accelerare un programma di salvaguardia occupazionale inseguito da anni. A prenderli Salvatore Terranova, segretario della Camera del Lavoro di Modica, per scrivere una lunga lettera in cui si fa la cronistoria della SPM nata sulle macerie dell’allora Modica Multiservizi ed in cui si chiede che l’Amministrazione Monisteri intervenga presto per non mandare sul lastrico 48 famiglie modicane. 

Terranova, scrivendo al sindaco Monisteri, riconosce l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso il problema. 

Delle gravi condizioni economico- finanziarie della partecipata la Cgil ne parla dal 2005, lo dice lo stesso sindacalista: dai tempi della Multiservizi alla successiva SPM. “Da qualche settimana è attivo il tavolo di confronto per affrontare in maniera efficace la crisi della Spm e pensiamo di dover dire che nessun’altra soluzione sia possibile oggi se non la utilizzazione di una della due società, costituite qualche mese addietro dal Comune, in cui trasferire i 48 dipendenti per metterli al sicuro – scrive Terranova – ciò va realizzato quanto prima e nel più breve tempo possibile. Non esiste altro percorso che possa raggiungere in tempi brevi l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori. Purtroppo non esiste e far andare avanti la Spm significa esporli a rischi altissimi e pesanti. Il primo passo è questo, eppure se ne ritarda l’avvio e di ciò non riusciamo a farcene una ragione, perché si ritiene un non senso politico, amministrativo e gestionale persistere e convivere con un portato fallimentare che è sotto gli occhi di tutti”. 

La proposta della Camera del Lavoro.

“In verità pare collimare con la proposta della Sua Amministrazione, ossia di garantire i livelli occupazionali all’interno di una nuova società che fungerà da zattera per poi, e questa è la seconda fase, avviare le procedure per immettere questo personale dentro i ranghi del Comune – scrive ancora Terranova – se vi è questa identica individuazione del percorso da farsi, ci permettiamo di chiedere al sindaco Monisteri di accelerare le procedure e concretizzare l’obiettivo da qui a qualche giorno, perché questo è l’unico modo per far tornare la serenità nelle famiglie dei lavoratori coinvolti”.

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