Saltano le elezioni per il rinnovo delle Province. Uno scandalo dell’Ars

Cari cittadini rassegnatevi. Dobbiamo continuare ad essere una Provincia commissariata. All’Assemblea regionale siciliana hanno approvato un emendamento che fa slittare il voto per il rinnovo al 2020. Un vero e proprio scandalo politico. Forse il Centrodestra alla luce dei risultati elettorali avrà pensato di sperare in tempi migliori.

E così anche in provincia di Ragusa dove già erano in corsa per il vertice del Libero Consorzio i sindaci di Ragusa, Modica e Giarratana, si fermano le bocce e ogni gioco.

Durissimo il commento del sindaco di Modica Ignazio Abbate:

“La politica regionale ha deciso che i territori devono morire”. Questo il commento del Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, subito dopo la notizia dell’ennesimo rinvio delle elezioni di secondo grado che avrebbero consegnato finalmente dopo anni una guida politica alle province regionali. “Chi ha votato questo rinvio deve solamente vergognarsi perché ha certificato il proprio disinteresse per il territorio siciliano. La situazione delle province, martoriate da anni di commissariamenti e costantemente nella perenne incertezza, è sotto gli occhi di tutti. Parliamo di strade disastrate, di scuole allo sbando, di totale mancanza di servizi alla persona. E oggi addirittura c’è chi si vanta di essere il promotore di questo rinvio perché, testuali parole, “si tratta di enti assolutamente inutili”. Su questa frase è racchiusa tutta la mortificazione di un intero popolo. Per quale norma giuridica da sette anni le province siciliane devono essere in mano ad una sola persona? Se sarà necessario lo chiederemo al Presidente della Repubblica, ma vogliamo una risposta. Non accettiamo che si decida ancora di non decidere e non accettiamo come spiegazione che gli Enti sono inutili. Eravamo contenti, chiunque sarebbe stato eletto, che la Provincia potesse finalmente avere una guida politica. Ma evidentemente questo avrebbe dato fastidio a Palermo che avrebbe perso il proprio controllo diretto esercitato attraverso i commissari sulle varie province. E quindi si rinvia tutto ad aprile 2020, e poi si rinvierà ancora e ancora sperando sempre che ci sia qualcun altro a prendere la decisione. E le vittime saranno come sempre i cittadini che resteranno a guardare inerti il deterioramento della società. Nei giorni scorsi io come altri colleghi avevamo dato la disponibilità a risollevare la provincia di Ragusa ma questo ci è stato tolto. Voglio comunque ringraziare di cuore chi aveva sposato con grande entusiasmo il nostro progetto, chi si era impegnato e chi aveva redatto un programma corposo per rilanciare il territorio ibleo. A 10 giorni dalla presentazione delle liste tutto è sfumato”.

Tanti i commenti in ambito regionale. Polemiche dalle opposizioni. Il Pd siciliano attacca :

Dopo una campagna elettorale  per le Europee passata a promettere a sindaci e  consiglieri un ruolo negli organismi di Liberi Consorzi e Città Metropolitane, ecco che il centrodestra getta la maschera ed al primo voto invia le elezioni di un anno”. Lo dicono il capogruppo Giuseppe Lupo e il parlamentare regionale del PD Antonello Cracolici, a proposito del rinvio al prossimo aprile delle elezioni di secondo livello degli organismi delle “ex Province”.

“Oltretutto – aggiungono Lupo e Cracolici, componenti della commissione Affari Istituzionali – la norma è stata approvata con un emendamenti presentato direttamente in Aula ed agganciato al ddl  su ‘Marina Resort’ senza il preventivo esame della Commissione”.

Ed ancora accuse dall’onorevole Barbagallo de Pd:

“Quando eravamo già scesi in campo pronti a giocare la partita delle elezioni per gli organismi dei Liberi Consorzi  e delle città Metropolitane gli abili manovratori del centrodestra siciliano hanno ‘portato via la palla’ rinviando tutto di un anno”.  Così Anthony Barbagallo  parlamentare  regionale del Partito Democratico commenta  il rinvio al prossimo aprile delle elezioni di secondo livello dei vertici delle ex Province.

“Inserire in un testo di legge che si occupa di promozione turistica, qual è quello sul ‘Marina Resort’,  un emendamento  per il rinvio dell’elezione – aggiunge – è inaccettabile ed  ha il sapore dell’ennesima promessa elettorale usata durante la campagna per le Europee”

Critiche anche dal Movimento 5 Stelle:

“Il rinvio per l’elezione degli organi delle ex Province, che slittano alla primavera del 2020 grazie ad un emendamento proposto dalla stessa maggioranza di Musumeci,  è l’ennesima prova della schizofrenia, soprattutto, dell’irresponsabilità della maggioranza sui cui si si regge l’esecutivo” 
 
Lo affermano i deputati del M5S all’Ars dopo l’approvazione in Aula di un emendamento in questo senso proposto dalla maggioranza.
 
“Siamo alla farsa – afferma il capogruppo del M5S, Francesco Cappello – con il Presidente della Regione e la sua maggioranza che procedono in direzione diametralmente opposta, e che, soprattutto, non tengono in nessuna considerazione la barca di soldi spesi per separare le elezioni amministrative dalle Europee proprio per consentire ai Comuni che andavano ad elezioni di poter partecipare alle elezioni per le ex Province”.

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