Ryanair presenta ricorso sulla continuità territoriale dell’Aeroporto di Comiso

Ryanair ha presentato ricorso al TAR in merito al bando sulla continuità territoriale di Comiso. La notizia è di quelle che lasciano un po’ perplessi ma è stato lo stesso vice ministro Giancarlo Cancelleri a confermarla durante un’intervista rilasciata a Video Mediterraneo: “E’ un fatto increscioso, sono esterrefatto. Per carità, ognuno è libero di presentare ricorso al TAR ma qui mi sembra che siamo di fronte ad un chiaro ostruzionismo”. In pratica, Ryanair chiede la sospensione del bando di gara che dovrebbe, tra l’altro, essere aperto a breve e che è aperto a tutte le compagnie aeree che vorranno partecipare. Chi lo vince, potrà aggiudicarsi le tratte da e per Comiso con tariffe agevolate per i siciliani residenti in virtù della cosiddetta “continuità territoriale”. Non più, dunque, prezzi esorbitanti, ma tariffe calmierate, per permettere a tutti di poter rientrare nelle proprie case anche durante i periodi di festa senza doversi svenare.

Secondo quanto dichiarato da Cancelleri, Ryanair avrebbe impugnato il bando perché quelle tariffe non dovrebbero, a loro parere, essere sottoposte a continuità, in quanto siamo in un grande mercato globale e quella tratta ci rientrerebbe a pieno titolo. Poi, però, Cancelleri aggiunge: “Io sono convinto che non ci saranno problemi, il bando è stato fatto a regola d’arte. Faremo la gara e il vincitore si aggiudicherà il servizio. Certo, se il tribunale darà ragione a Ryanair tutto si bloccherà, ma spero di no”. Un’ipotesi che, secondo gli esperti del settore, è molto improbabile. Ricordiamo, tra l’altro, che il bando dovrebbe essere aperto a breve in quanto la partenza del servizio è prevista per l’1 novembre.

Cancelleri ha inoltre annunciato che il suo ministero intende proporre l’abolizione di quella che impropriamente viene definita “addizionale comunale” per tutto il 2020. Non si tratta di una tassa che riguarda il comune, piuttosto si alleggerisce il peso che la compagnia aerea deve pagare allo scalo. Si tratta, però, al momento, solo di una proposta per incentivare gli aeroporti con meno di un milione di passeggeri (e Comiso ci rientrerebbe benissimo) e farli diventare, togliendo appunto questa tassa, più appetibili per le compagnie.

E la questione Alitalia? E’ comunque protesta: a quella trapanese si aggiungeranno quelle della Regione siciliana e di Anci. Sul tema oggi, giovedì 11 giugno, si terrà una riunione congiunta del governo regionale e dell’Ufficio di presidenza dell’Anci Sicilia, fissata alle 11.30 all’aeroporto di Palermo, proprio davanti al check-in Alitalia. Al centro dell’incontro quello che il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando giudicano un “preoccupante isolamento” della Sicilia determinato dalle “irresponsabili scelte” compiute da Alitalia che rischiano di compromettere la stagione turistica e la stessa ripresa economica dell’Isola.

Ma su questo argomento non tutti sono d’accordo. Non lo è per esempio Cancelleri. E’ vero che Alitalia ha lasciato, almeno momentaneamente, Trapani, ma sono stati intensificati i collegamenti con Catania e Palermo. Catania e Palermo che, tra l’altro, godranno delle tariffe sociali (il 40% di sconto sul prezzo del biglietto acquistato). E dunque, mentre Comiso e Trapani avranno la continuità territoriale, su Catania e Palermo alcune categorie ritenute sensibili, come studenti, disabili gravi, persone che si spostano per lavoro, potranno avere uno sconto “sociale”.

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