Rottura allevamenti a Portopalo. Orate in quantità vendute in provincia di Ragusa. Ecco il mistero della pesca miracolosa

Non si parla d’altro negli ultimi giorni, da Siracusa a Catania, a Ragusa. La “pesca miracolosa” di orate e spigole che hanno letteralmente invaso i mercatini improvvisati nelle località marinare iblee, Donnalucata, Marina di Ragusa, Scoglitti. Ma ecco cosa c’è davvero dietro questa “pesca miracolosa”.

C’è la rottura, a causa del maltempo e delle mareggiate violente, delle gabbie di allevamento dell’azienda “Acqua Azzurra”, contenenti spigole e orate. La tempesta che lo scorso fine settimana ha messo a dura prova l’ intera zona, non ha risparmiato neanche le strutture in mare dell’azienda pachinese di acquacoltura.

Nel suo sito a terra, Acqua Azzurra ospita il centro di riproduzione, le vasche per lo svezzamento e uno stabilimento destinato alla lavorazione e spedizione dei prodotti ittici lavorati. Nel suo sito in mare, a circa 2 miglia (3,6 km) dalla costa, su fondali che vanno dai 30 ai 40 metri, sono posizionate le gabbie d’allevamento, differenti per forma e dimensione.

La quantità di pesci fuoriuscita a causa della mareggiata avvenuta la scorsa settimana è stata tanta, da portare pescatori e dilettanti a pescare questi pesci per poi venderli anche in improvvisati mercati realizzati in strada, con relativa ressa da parte degli acquirenti visto il prezzo al kg fortemente basso. Va anche detto che questi pesci sono d’allevamento e dunque adatti alla alimentazione umana ma che sono pesci in molti casi più grassi di quelli che invece vengono pescati in mare.

Non è la prima volta che accade un episodio del genere, infatti già nel 2016 la stessa azienda Acqua Azzurra aveva già subito la rottura delle gabbie site davanti la spiaggia di Morghella, facendo uscire tonnellate di spigole e orate.

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