Riunione in Prefettura su prevenzione incendi boschivi Attività, coordinamento e soccorso

  In relazione alla recente direttiva
della Presidenza del Consiglio dei Ministri recante indirizzi operativi per la
Campagna antincendi boschivi estate 2017 e in considerazione del grave incendio
che ha interessato la pineta e la zona di interfaccia del territorio comunale
di Chiaramonte Gulfi, tuttora monitorato senza soluzione di continuità, e degli
altri incendi registratisi nella fine di settimana appena conclusa, si è tenuta
stamani in Prefettura una riunione volta all’approfondimento delle attività di
prevenzione, di controllo, di intervento, di coordinamento e di soccorso da
porre in essere secondo le rispettive competenze e in stretta sinergia operativa
in occasione di incendi boschivi e di interfaccia.

 

         Alla riunione hanno preso parte i
Sindaci, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco,
dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, dell’Unità operativa provinciale
del Dipartimento di Protezione Civile, nonché rappresentanti della Capitaneria
di Porto, dell’ANAS, del Libero Consorzio e degli altri soggetti coinvolti
nell’attività antincendio.

 

         In apertura il Prefetto – proprio in
relazione agli incendi recentemente verificatisi, coordinati nell’ambito di una
Unità di crisi istituita presso la Prefettura – ha richiamato l’attenzione dei
presenti sul rispetto delle specifiche competenze che l’articolato sistema
normativo pone in capo ai singoli Enti chiamati a  concorrere nelle attività di prevenzione,
spegnimento e soccorso pubblico.

 

         Al riguardo ha inteso sottolineare la
fondamentale importanza che riveste l’attività di prevenzione, da porre in
essere attraverso la rimozione o il contenimento di situazioni di pericolo che
potrebbero favorire l’innesco e la propagazione degli incendi soprattutto in
prossimità delle aree antropizzate, delle infrastrutture, della rete viaria e
delle aree boschive e di pregio ambientale, sollecitando in particolare, ove
già non provveduto, alla ripulitura delle strade, dei viali parafuoco, delle
fasce di rispetto e delle aree private verificando la necessaria ottemperanza
delle ordinanze sindacali in materia.

 

        Sempre nell’ambito dell’opera di
prevenzione, è stata sottolineata l’importanza dell’attivazione dei punti di
avvistamento facenti capo al Corpo Forestale, invitando i Comuni a farsi parte
attiva al fine di aggiungere punti di osservazione supplementari anche con
l’ausilio di apposite convenzioni con la protezione Civile e con associazioni
ambientaliste.

 

        Il Prefetto ha anche ribadito la
necessità della pianificazione comunale in materia di protezione civile, che
deve essere sempre completa, aggiornata, resa disponibile a tutti i soggetti
coinvolti e compiutamente applicata in caso di emergenza, al fine di garantire
che ogni situazione di criticità sia affrontata nel miglior modo possibile, con
azioni coordinate e condivise tra i vari enti interessati.

 

         Nel ribadire che la competenza allo
spegnimento degli incendi boschivi spetta al Corpo Forestale, mentre per quelli
di interfaccia sono competenti i Vigili del Fuoco, si è avuto modo di
ripercorrere le modalità di attivazione dei mezzi aerei di spegnimento, con
richiesta che deve essere inoltrata dal Centro operativo provinciale del Corpo
Forestale alla Sala Operativa Unificata regionale, la quale dispone l’invio
secondo l’ordine delle criticità esistenti su tutto il territorio regionale
facendo eventualmente ricorso, anche in relazione al numero dei mezzi aerei a
disposizione in Sicilia, al Centro Operativo Aereo Unificato di Roma.

 

          Il Responsabile dell’Ispettorato
Ripartimentale delle Foreste ha sottolineato che la richiesta di intervento dei
mezzi aerei sull’incendio di Chiaramonte Gulfi è stata inoltrata
nell’immediatezza, ma che solo in serata si è potuto beneficiare della presenza
di un Canadair a causa della contemporanea presenza su tutto il territorio
regionale di numerosi incendi anche gravi.

 

        Il Comandante dei Vigili del Fuoco ha
reso nota la diffusione del fenomeno, rimarcando che, dal primo maggio ad oggi,
sono stati 629 gli interventi per incendi in provincia. Ha ribadito
l’importanza della rapidità delle comunicazioni tra i soggetti chiamati ad
intervenire e l’utilità che potrebbe rivestire l’ausilio di Comuni terzi in
caso di incendi gravi.

 

        Tra i Sindaci intervenuti, il Sindaco di
Chiaramonte, sottolineando di avere interessato, sin dal suo recente
insediamento, tutti gli enti competenti alla realizzazione delle varie opere di
prevenzione senza peraltro ricevere risposte adeguate, ha annunciato che
chiederà al Presidente della Regione un intervento straordinario per
salvaguardare la parte della pineta che è sopravvissuta all’incendio dei giorni
scorsi, oltre che un pieno risarcimento dei danni subiti, non ancora
quantificabili.

 

        Il Dirigente provinciale dell’Azienda
Foreste Demaniali ha fatto presente che le risorse disponibili per gli
interventi di ripulitura in bosco, attivati dalla Regione a partire dal 19
giugno, sono stati dapprima utilizzati nelle zone in prossimità delle strade,
in particolare, per ciò che riguarda Chiaramonte Gulfi, nei pressi della
statale Ragusa-Catania, e successivamente impegnati nella ripulitura dei viali
parafuoco in bosco.

 

        Il Dirigente dell’Unità operativa
provinciale del Dipartimento di Protezione Civile ha rappresentato che per un
ottimale utilizzo delle squadre di volontari e dei mezzi a disposizione è
necessario che i Comuni e i direttori delle operazioni di spegnimento agiscano
in stretto raccordo con la Protezione civile. Ha inoltre assicurato che i
Comuni, sulla scorta di apposita pianificazione, possono chiedere il supporto
della Protezione civile nell’attività di avvistamento.

 

        In
conclusione il Prefetto, nel richiamare tutti i presenti ad una fattiva
collaborazione in conformità alle direttive impartite su base nazionale e
locale, ha annunciato che saranno attivate ulteriori riunioni ristrette per
affrontare tematiche specifiche.

 

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