RITORNA IL PUBBLICO AL PALAMINARDI

Non era il pubblico delle grandi occasioni, ma poco ci mancava, PalaMinardi stracolmo nelle tribune centrali, si sono rivisti gli appassionati di basket di un tempo, che hanno fatto rivivere i momenti della magica Virtus.

Oggi la Virtus in campo era un’altra, ma si respirava la stessa area di allora, con una squadra in grado di trascinare tifosi dal palato fine e semplici appassionati e una organizzazione pressoché impeccabile che fa ben sperare per il futuro della compagine cara al Presidente, Patron e Sponsor Gianstefano Passalacqua.

Le ragazze di Molino si presentavano sul parquet di casa, per la prima volta in questo campionato di serie A1, reduci dai due consecutivi successi di San Martino di Lupari e di Chieti: l’allenatore metteva in guardia da facili entusiasmi, facendo notare che da oggi si incontrava una delle squadre dirette concorrenti, attrezzata per un campionato tranquillo, finalizzato ai play-off, ma era scontata l’aspettativa comune delle ragazze e dei tifosi di un esordio vincente.

La vittoria è arrivata, senza eccessive difficoltà, la squadra ragusana resta al vertice della classifica, a punteggio pieno, in compagnia delle favorite per lo scudetto, Schio e Lucca e della prossima avversaria, la Carispezia. Fra sette giorni altro appuntamento casalingo, scontro diretto al vertice, appunto con la squadra di La Spezia, che darà indicazioni precise sulle possibili ambizioni di Galbiati e compagne, anche per l’altro concomitante scontro al vertice che vedrà opposte Lucca e Schio.

La giornata odierna ha visto le conferme di Schio e di Lucca, rispettivamente vittoriose in casa con il Venezia e a Orvieto, e di La Spezia che ha avuto vita facile con il Chieti. Il Parma si è imposto a San Martino di Lupari mentre non si è disputato l’incontro fra Umbertide e il Priolo per impossibilità di queste ultime a raggiungere la destinazione per la chiusura dell’aeroporto di Fontanarossa.

La classifica vede Ragusa, Schio, Lucca e Spezia a 6 punti, il Parma a 4 punti, l’Umbertide a 2 punti, con una partita in meno, in compagnia di Venezia e Cagliari, mentre Orvieto, Chieti, San Martino e Priolo, quest’ultima con una partita in meno, restano a zero punti.

La partita con il Cus Cagliari non ha avuto storia, con la squadra ragusana che non si è fatta impensierire più di tanto dalla avversarie, senza peraltro riuscire a chiudere la contesa con decisione, imponendo un distacco che poteva assicurare tranquillità. Addirittura le cagliaritane, nel terzo quarto, riuscivano ad annullare lo svantaggio costante dei primi due tempi e si portavano in parità, ma era un fuoco di paglia che veniva ben presto spento dalla alta percentuale di tiri falliti e di palle perse che ha assillato, per buona parte dell’incontro, la squadra di Antonello Restivo.

Le squadre sono entrate in campo con questi quintetti: per la Virtus Eirene Micovic, Williams, Walker, Malashenko e Soli, per il CUS Cagliari Carta, Fassina, Johnson, Arioli e Hailey.

Il primo quarto si trascinava stancamente, con un punteggio basso che veniva ravvivato solo da un tiro da tre punti al minuto 8°, e da un altro da due punti, della vivace Valerio che riusciva ad imprimere un ritmo diverso alla partita, primo tempo che si chiudeva sul punteggio di 21 a 14 per le siciliane.

Nel secondo quarto le ragusane sembrano meno emozionate per l’esordio e provano ad allontanarsi, portandosi anche sul + 11 (27 a 16), sulla spinta di una ottima Malashenko, ma le cagliaritane sono sempre lì, a pochi punti, con la Arioli, la Johnson e la Radocaj che sembrano non voler accettare l’esito del tabellone luminoso, chiudendo anche il secondo parziale con un distacco di sette punti (38 a 31).

Dopo il riposo la partita diventa più intensa e le ragazze di Restivo impongono un break di 6 a 0 che li porta ad un punto (38 a 37) ma ci pensa Agnese Soli, con un tiro da tre, a suonare la carica e a riportare la squadra di casa in avanti (45 a 37 a metà della frazione); poi il Cus ancora sotto, (45 a 41 al 6°) mentre la Williams, la Walker e la Malashenko si caricano di 4 falli, addirittura la Williams subisce un ‘tecnico’ ed è costretta a tornare in panchina.

Dalle mani della Arioli il tiro che porta il CUS in parità (47-47), dopo 27 minuti di gioco, si continua punto a punto, con un determinante canestro della Galbiati che permette di chiudere in vantaggio per Ragusa anche la terza frazione di gioco, sul punteggio di 52 a 51.

Gli ultimi dieci minuti di gioco partono da una ulteriore situazione di parità (52-52 dopo 20 secondi di gioco), poi Cagliari subisce un break di 11 a 3, sul punteggio di 63 a 55.

Arioli e compagne non abbandonano la presa, trovano la via del canestro ma Ragusa non si lascia intimidire e, soprattutto, dimostra di possedere la grinta necessaria per imporre i suoi schemi.

Punteggio finale 71 a 64.

I tabellini:

Virtus Eirene Ragusa: Micovic, Mazzone, Mauriello, Galbiati 13, Williams 13, Walker 10, Malashenko 19, Sorrentino, Richter, Saggese, Soli 7, Valerio 9. All. Antonio Molino.

CUS Cagliari: Maiorano 3, Fassina 8, Carta 1, Radocaj 8, Johnson 18, Dettori, Arioli 14, Brunetti 2, Hailey 10, Rulli. All. Antonello Restivo.

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