RITIRARE LA GARA AL MASSIMO RIBASSO DEL PIANO D’AMBITO RIFIUTI DELLA SRR

Se le notizie apparse sulla stampa in merito alla gara per la redazione del piano d’ambito della SRR sono vere, ci troviamo ancora una volta di fronte allo spreco di soldi pubblici. Non ci si può scherzare sopra. Affidare la redazione del piano con una gara al massimo ribasso e per giunta senza la verifica delle offerte anomale significa trattare la pianificazione della gestione dei rifiuti come una fornitura di mobili o di cancelleria. Il piano d’ambito è una cosa seria che influenzerà la gestione dei rifiuti in provincia per i prossimi dieci anni La scusa dell’emergenza , dietro la quale si sono consumati in Italia i peggiori disastri ambientali e in particolare nel settore dei rifiuti, non regge visto che l’obbligo per la SRR di redigere il piano d’ambito risale alla Direttiva in materia di Rifiuti n. 42575 del 28/10/2013 emanata dal Dirigente Generale dell’Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità dott. Marco Lupo. Cioè un anno fa. Come si fa oggi a dire che per l’emergenza bisogna fare la gara al massimo ribasso e non c’è tempo per ricorrere ad altri tipi di gara? Perché si è aspettato tanto? Si sarebbe potuto seguire la stessa strada adottata dal comune di Ragusa che ha voluto scegliere, per la progettazione del servizio gestione rifiuti, una gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa con il vantaggio di scegliere il miglior progetto e non il meno costoso. D’altra parte l’autorità anticorruzione, per servizi del tipo del piano d’ambito, raccomanda l’uso dell’offerta economicamente più vantaggiosa, limitando l’uso del massimo ribasso solo a progetti ripetitivi e semplici , categoria nelle quali non può rientrare un piano d’ambito dei rifiuti solidi urbani. È noto, e lo ribadisce l’autorità anticorruzione, che un piccolo risparmio in fase di ribasso d’asta si può tradurre in un grande danno successivo. Questa provincia non merita progetti che poi vengono chiusi in un cassetto perché inutilizzabili , in quanto redatti in troppo poco tempo e da soggetti che non hanno la sufficienza esperienza.

Invitiamo caldamente la SRR a sospendere l’attuale gara e ribandirne un’altra seguendo l’esperienza del comune di Ragusa. Meglio un piano ben fatto anche se consegnato in ritardo, che un piano che rispetta i termini ma del quale non sapremmo che farcene. Ricordiamo che la Sicilia è sull’orlo di una crisi dei rifiuti forse peggiore di quella Campana, e da questa se ne esce solo facendo ricorso alle migliori professionalità.

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