RIPRENDERE IL MODELLO RAGUSA PER QUESTA GRAVE CRISI

 

La provincia di Ragusa è in una profonda crisi economica e occupazionale. I dati hanno anticipato tale scenario prima della crisi internazionale del 2008 e a consuntivo ne mostrano tutta la gravità. Tale allarme, segnalato da pochi osservatori, mostra ora nell’attuale congiuntura la sostanziale “crisi nella crisi” del cosi’ detto “Modello Ragusa“.

L’impegno del nostro Sindacato, dell’intera Confederazione e delle forze economiche sociali ed istituzionali in ambito infrastrutturale è noto. Dopo l’esperienza di questi lunghi 8 anni è giunto il momento a partire dal quale non si potranno più fare sconti ad alcuno sul fronte delle assunzioni di responsabilità e sull’effettiva capacità che ognuno svolga la propria parte. C’è bisogno che il “Sistema Ragusa” recuperi l’autorevolezza perduta per rilanciare l’attività economica e lo sviluppo locale. Incalzeremo, ancora di piu’ e meglio, il sistema politico–istituzionale che dovrà mostrare nei fatti di riuscire a rispondere adeguatamente alle necessità delle comunità amministrate e rappresentate.

L’esperienza del procedimento sulla realizzazione della Ragusa–Catania e dell’apertura dell’aeroporto di Comiso mostra che ritardi e complicazioni continuano a penalizzare un’economia dalle buone potenzialità (anche nella crisi) ma che si ritrova ferma, quasi arretra. Non ce lo possiamo più permettere.

Non si faranno più sconti all’ assenza o alla fragilità della politica, in senso lato, che deve prendere contezza del proprio peso e dare il contributo istituzionale che ci si aspetta dal loro ufficio. Le scelte strategiche della Provincia di Ragusa dovrebbero arrivare ai “risultati” in tempi accettabili nelle realizzazioni. A partire dalla Ragusa – Catania, dall’Aeroporto di Comiso e non solo la provincia di Ragusa deve ritrovare la propria crescita – interrotta da più anni.

 

Per questo motivo il sindacato FNAARC proporrà al mondo imprenditoriale, datoriale e alle forze sociali una convocazione al fine di stilare una ROAD MAP” per il rilancio dello sviluppo locale e il monitoraggio di tutti gli elementi che si frappongono a ostacolo per tale obiettivo; tale lavoro fornirà “un data-base” sull’esistente (costruito su base scientifica) e che potrà far scaturire un Master Plan, olte che uno studio delle necessità infrastrutturali materiali, immateriali e tecnologiche.

Questa bussola di navigazione, da condividere con la politica e le istituzioni, potrà indirizzare la ripresa economica e il rilancio virtuoso del “Modello Ragusa“. Lo dobbiamo ai nostri rappresentati ma soprattutto ai nostri figli.

 

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