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RINVENUTE DIECI PIANTINE DI MOGY DICK
16 Dic 2013 05:41
I carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla e quelli del NOR di Ragusa hanno rinvenuto dieci piante di una particolare varietà di cannabis indica denominata “Moby Dick”.
Le piante erano ubicate all’aperto, nei pressi del nucleo abitato della contrada Iannacci, sopra il lago di Santa Rosalia, e sono state trovate a seguito della segnalazione di un passante.
Il casuale rinvenimento è stato piuttosto singolare poiché si tratta di una speciale varietà di cannabis indica, frutto di studi e d’incroci tra le due principali varietà di Indica e Sativa. Il suo nome è Moby Dick, come la balena bianca di Herman Melville, probabilmente per le sue dimensioni. Infatti, se in altezza non è straordinaria, arrivando a 3,5 metri all’aperto ma potendosi contenere al metro e mezzo all’interno, essa è molto tozza e larga e produce molte infiorescenze. Per questo è molto apprezzata dai coltivatori, arrivando a fornire anche un chilo e mezzo di prodotto per pianta, con una crescita molto veloce e la possibilità di fornire ottimi risultati anche nella coltivazione al chiuso (garages, cantine, serre, ecc.). Altrettanto apprezzata dai consumatori per lo straordinariamente elevato contenuto in principio attivo, il tetraidrocannabinolo, che può arrivare al 21%.
In realtà non è il primo ritrovamento assoluto a Ragusa poiché era del tipo Moby Dick anche le tre piante sequestrate lo scorso giugno in contrada Capra d’oro ai due fratelli ragusani, in quell’occasione arrestati per coltivazione di stupefacenti.
È però la conferma che questa potente varietà – considerabile tutt’altro che droga “leggera” – è riscontrata presente in provincia.
I militari hanno cercato di capire se i due casi fossero connessi ma pare che i due giovani arrestati a giugno non abbiano nulla a che fare con il caso attuale. Caso che purtroppo rischia di rimanere irrisolto poiché nel corso dell’appostamento svolto dai militari non s’è presentato nessuno ad innaffiare le dieci piante. I carabinieri hanno pertanto deciso di rimuoverle e avviarle alla distruzione. La notizia non è stata resa pubblica subito (il rinvenimento infatti risale a diversi giorni or sono) poiché i carabinieri del NOR della Compagnia ragusana hanno cercato in ogni modo di risalire all’identità del o dei “coltivatori diretti” prima di rendere noto il sequestro. Purtroppo anche gli abitanti del piccolo borgo, interpellati in merito, non sono riusciti ad aiutare le indagini, sebbene avessero visto degli estranei aggirarsi in zona. Sono anche state mostrate loro decine di fotografie di soggetti noti alle forze dell’ordine per aver coltivato e/o spacciato marijuana, ma senza risultato.
Preoccupante comunque rimane il fatto che questa Moby Dick è più forte – e quindi più dannosa – financo della famigerata varietà Skunk, anch’essa nata (negli anni 80) dall’incrocio di indica e sativa. Far circolare questa robaccia tra i giovani crea davvero un forte rischio di dipendenza psichica ma anche fisica, senza contare i deleteri e riscontrati danni fisici, soprattutto al sistema nervoso, causati dal consumo di cannabis.
I militari dell’Arma della provincia iblea rimangono quindi sul massimo stato d’allerta nel contrasto alla produzione e allo spaccio di droga, consci soprattutto dei danni di salute (ma conseguentemente anche sociali) che il consumo di stupefacenti causa.
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