È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RIGENERARE IL TEATRO: INIZIAMO DAI GIOVANI
10 Ott 2013 05:17
Iniziamo dai giovani per dare un senso alle cose,per permettere alla società di rinvigorirsi,per dare parola alla gente, per far crescere l’individuo, relegato a subire e a non partecipare alla vita nel senso più ampio possibile.
Dalla nostra esperienza con i giovani studenti della secondaria superiore con SIPARIO SCUOLA, progetto regionale rivolto alle scuole, che comprende cultura, economia, sociale e recensioni di teatro e cinema, abbiamo notato una mancanza di interesse degli allievi per il teatro in genere e più interesse per il cinema,che sentono più vicino alla loro esperienza personale, vuoi anche perchè sono a contatto con questo attraverso la televisione.
Una mancanza di educazione al teatro ci ha indotti come Fondazione Teatro Carlo Terron di iniziare un’educazione a questo con i più piccoli e abbiamo messo in essere
ARLECCHINO CANTA FAVOLE,giocando a fare teatro coi bambini.
L’iniziativa, che rientra nel quadro Progetto “Conoscere il Teatro”, già alla sua 12esima edizione, stavolta è rivolta all’infanzia ed ha lo scopo di far conoscere i personaggi più significativi della Commedia dell’Arte ai bambini delle Scuole Materne, sia pubbliche che private, oltre a invogliarli a scoprire l’arte della creatività, il mondo della fantasia.
L’educazione, crediamo debba iniziare dall’infanzia se vogliamo recuperare la storia del teatro e se vogliamo indurre i giovani ad amare il teatro: conoscenza e partecipazione inducono a capire quanto sia importante l’espressione, che non passa solo attraverso la parola, ma dalla gestualità e dal corpo.
Iniziamo dai giovani se vogliamo che la nostra società migliori, se vogliamo che l’individuo si riappropri di se stesso e del proprio essere..
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