Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
RICCARDO MINARDO SULL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE
29 Dic 2011 12:07
Le barricate si alzano per trovare le giuste e legittime soluzioni ai problemi della collettività e non per salvaguardare i propri interessi. E’ quanto dichiara l’on. Riccardo Minardo in merito all’abolizione delle province, peraltro fatto voluto dai cittadini, che ieri pare sia stato l’elemento predominante della conferenza stampa di fine anno alla provincia regionale di Ragusa.
Come detto in altre occasioni, sottolinea il parlamentare regionale autonomista l’abolizione delle province comporta notevole risparmio, e quello che vuole attuare il Governo Regionale è in linea con quanto lo stesso Presidente del Consiglio Monti sta attuando nella sua manovra riguardo i tagli ai costi della politica, dimostrando ancora che la Sicilia si conferma essere laboratorio politico e amministrativo anticipando i tempi. Prova ne è stata la decisione dell’Ars di ridurre il numero dei deputati.
Ricordo infatti che le province, così come ha dichiarato Monti, saranno riorganizzate tagliando le spese per compiti che sono già svolti da altri enti territoriali. E’ prevista anche una norma che trasferisce ai Comuni e alle Regioni le funzioni delle Provincie, provvedimento necessario per favorire poi la cancellazione definitiva degli enti con legge costituzionale.
A questo punto mi chiedo, continua l’on. Riccardo Minardo, perché questa ostinata contrarietà con quanto sta facendo il Presidente Lombardo con il suo Governo che, ribadisco, è in linea con il Governo Monti, e perché questa grande repulsione nei confronti di un’eventuale commissariamento che se avverrà, accadrà all’indomani della scadenza naturale dei cinque anni per poi costituire i liberi consorzi di comuni?
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