Revocata aggiudicazione dei lavori all’Hot Spot di Pozzallo

Arrivano le prime conseguenze dell’inchiesta ‘Cuci e Scuci’ che la scorsa settimana ha portato all’arresto di alcuni funzionari del Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche di Palermo, accusati di corruzione, falso in atti pubblici e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Il Provveditorato interregionale ha revocato il provvedimento di aggiudicazione dei lavori di manutenzione di un hotspot di Pozzallo (Ragusa) affidati all’imprenditore Giuseppe Tunno coinvolto nell’inchiesta della Squadra Mobile.

“Abbiamo agito immediatamente – spiega ai giornalisti il provveditore Gianluca Ievolella che a una settimana dall’operazione ha deciso di rompere il silenzio – Dovevamo firmare il contratto e invece abbiamo disposto la revoca del provvedimento di aggiudicazione”. Ma quello di Pozzallo non è l’unico caso. “Ieri – continua il provveditore – abbiamo comunicato al Comune di Termini Imerese, che è la stazione appaltante, che l’impresa che aveva già vinto una gara è fra quelle coinvolte nell’inchiesta”.

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