Regione si è dimesso l’assessore regionale Figuccia dopo che aveva contestato Micciché sugli stipendi d’oro

“Oggi più che mai sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori che mi hanno votato per tutelare la posizione dei cittadini, di chi soffre, di chi vive una condizione di difficoltà economica e di chi è lontano dai palazzi dorati”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, assessore regionale dimissionario che nei giorni scorsi aveva avuto polemiche con il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché sugli stipendi d’oro.

L’antefatto.

Figuccia aveva criticato Micciché in questo modo.
“Consentitemi di mostrare una profonda amarezza e di sollevare profonde perplessità nei confronti delle affermazioni del neo presidente dell’Ars, con riferimento ai tetti degli stipendi. È normale che molti dirigenti dell’Ars siano andati in pensione e che esista una nuova eccellente classe dirigente che ha preso il loro posto. Anche in modo sobrio e meno esoso e non credo ciò rappresenti un disvalore”. Lo dice l’assessore regionale all’Energia, Vincenzo Figuccia. “La realtà è che probabilmente questa maggioranza ha sbagliato a votare Miccichè e avrebbe potuto fare scelte più coraggiose esprimendo un presidente dell’Ars di maggiore discontinuità – aggiunge – Non mi piace l’immagine che si sta dando all’esterno. La considero offensiva per tanti che non possono mangiare, licenziati, inoccupati, giovani”.

Ma il partito di Figuccia ne aveva subito preso le distanze mentre Forza Italia aveva chiesto a Figuccia di fare un passo indietro rispetto a quanto dichiarato contro Miccciché.
Giuseppe Naro, commissario regionale dell’Udc, il partito di Figuccia, ha poi detto : “L’Udc regionale ribadisce stima e apprezzamento per il presidente Miccichè che è stato voluto dalla maggioranza di cui l’Udc è parte integrante. Per questa ragione la dichiarazione dell’on. Figuccia è assolutamente inopportuna”.

Oggi l’epilogo della vicenda con le dimissioni, coraggiose e piene di coerenza, di Figuccia.

 

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