REFERENDUM, BASTA UN SÌ: LA RIFORMA TAGLIA I FONDI DEL SENATO

 

Che cosa lega l’affitto della casa di Rocco Casalino, responsabile della Comunicazione del M5S, al No al Referendum del 4 dicembre? L’ipocrisia del Movimento 5 Stelle, che – a parole – si dichiara paladino della lotta agli sprechi della casta ma – nei fatti – approfitta dei soldi dei cittadini italiani per pagare gli affitti dei propri dipendenti e, con rabbia e veemenza, si oppone ad una riforma che porterebbe risparmi significativi e riduzione dei privilegi. Questo il contenuto di un editoriale, pubblicato oggi sul sito del comitato “Basta Un Sì”, che invita a “riflettere sul paradosso del Movimento 5 Stelle”.

 

“Nonostante la bontà dei contenuti della riforma – spiega l’articolo – anche sul tema dei risparmi sui costi della politica, concreti, reali e riscontrabili, da mesi il Movimento 5 Stelle porta avanti una campagna aggressiva e offensiva, spostando l’attenzione su temi secondari e cercando di distogliere l’attenzione dagli scandali che lo riguardano”.

“Insomma – conclude l’editoriale – mentre la riforma taglia i costi del Senato, Grillo e il M5S usano i fondi di Palazzo Madama per pagare l’affitto dell’ex concorrente del Grande Fratello. Caro Beppe, che ne dici se anziché pagare la casa di Casalino, i soldi non li ridiamo agli italiani? Non è difficile, basta un Sì”.

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