Reddito di cittadinanza: rischia il carcere chi non dichiara la separazione dalla moglie per percepirlo in misura maggiore

La Corte di Cassazione ha stabilito che chi non dichiara la separazione dalla moglie per ricevere un importo maggiore di reddito di cittadinanza rischia la reclusione. Questa decisione è stata confermata con una sentenza resa definitiva il 8 febbraio 2023.

La Corte ha respinto il ricorso di un cittadino che aveva dichiarato di coabitare con la sua ex moglie sullo stato di famiglia. Secondo la terza sezione penale, l’articolo 7, comma 1, del decreto n. 4 del 2019 prevede che chi rende dichiarazioni false o utilizza documenti falsi per ottenere il reddito di cittadinanza indebitamente, è punito con la reclusione da due a sei anni.

La Corte ha sottolineato che questa disposizione si riferisce sia ai casi in cui non spetterebbe alcun importo che ai casi in cui spetterebbe un importo inferiore. In entrambi i casi, la falsità riguardo alla composizione del nucleo familiare, come accertato nel caso in questione, costituisce un reato e non è considerato innocuo.

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