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Recuperare le elisuperfici presenti a Ragusa, la propsota di Gianni Iurato
28 Feb 2020 11:22
Due elisuperfici realizzate sul territorio comunale di Ragusa dal dipartimento regionale di Protezione civile non sono mai entrate in funzione. E’ il consigliere di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, a denunciarlo chiedendo l’intervento del Comune per sbloccare una situazione che si protrae da anni senza che nessuno abbia saputo attivare le procedure necessarie per invertire la rotta di una tendenza destinata a creare altre due cattedrali nel deserto.
“A seguito di un piano regionale redatto dalla direzione generale del dipartimento regionale di Protezione civile, che prevedeva la costruzione di 160 elisuperfici su tutto il territorio siciliano – spiega Iurato – la Comunità europea, attraverso il Fers Sicilia 2007-2013, cofinanziava il progetto in questione. Per ogni elisuperficie fu previsto un impegno di spesa di circa 400.000 euro. Per Ragusa furono predisposte due elisuperfici. La prima, abilitata al volo notturno, fu realizzata in contrada Castiglione su un terreno di 17mila metri quadrati acquistato dal Libero consorzio comunale di Ragusa.
I lavori di costruzione furono appaltati a ribasso (su una base d’asta di 400.000 euro, secondo me probabilmente esagerata) per un importo di circa 280.000 euro. A questa elisuperficie furono aggiunte altre due strutture: un magazzino-capannone e un edificio adibito a uffici, per un ulteriore costo aggiuntivo di circa 1 milione di euro. Gli enti responsabili della realizzazione dell’impianto di Castiglione erano il Libero consorzio e il Dipartimento regionale della Protezione civile. Ma sin dalla sua apertura, il 2014, il cantiere subì, da parte di vandali e ladri, diversi danni agli impianti elettrici che la ditta appaltatrice fu costretta a ripristinare a proprie spese visto che i lavori del cantiere erano ancora in corso”.
“Quando l’elisuperficie fu consegnata gratuitamente al Comune di Ragusa, il 29 ottobre del 2015 – continua ancora il consgliere di Ragusa Prossima – la struttura già presentava parecchi atti di vandalismo. E altri se ne sono aggiunti da allora ad oggi. Tempo fa, la Protezione civile comunale ha messo in sicurezza, all’interno dei propri magazzini, un costosissimo e modernissimo gruppo elettrogeno montato proprio all’interno dell’elisuperficie di Castiglione. Certo, verrebbe da chiedersi le ragioni per cui l’ex Provincia regionale abbia scelto di ubicare l’elisuperficie in una zona isolata, lontanissimo dal centro abitato e in una zona dove, in inverno, la nebbia e il forte vento potrebbero farla da padrone, creando non pochi problemi agli elicotteri in manovra di atterraggio e di decollo”.
La seconda elisuperficie, anche in questo caso abilitata al volo notturno, fu realizzata in contrada Rito, a ridosso dell’ospedale Maria Paternò Arezzo. “Pure in questo caso – prosegue Iurato – i lavori furono appaltati al ribasso, sempre dalla stessa, per me, esagerata base d’asta di 400.000 euro, per un importo di 240.000 euro. Pur essendo stata realizzata da parecchi anni, la struttura non trova, ancora oggi, alcun ente pubblico che la prenda in carico anche perché i costi di gestione si aggirerebbero intorno ai 35.000 euro l’anno. L’elisuperficie, quindi, è ancora oggi in carico al dipartimento regionale di Protezione civile di Ragusa.
Ecco perché ho presentato una interrogazione al sindaco, a fronte del fatto che l’elisuperficie dell’ospedale Giovanni Paolo II non è abilitata al volo notturno e che le uniche due operative in tal senso si trovano, allo stato attuale, una a Comiso e l’altra a Modica, per sollecitare il ripristino e la salvaguardia dell’elisuperficie di Castiglione, oggi di esclusiva proprietà comunale, intitolata ad Angelo D’Arrigo, individuando, tra l’altro, una destinazione d’uso pratico del magazzino-capannone oltre che dei locali-uffici al servizio dell’area. Inoltre, ho chiesto al sindaco di farsi promotore di una conferenza dei servizi o di un tavolo tecnico coinvolgendo Asp, Gdf, polizia, vigili del fuoco, carabinieri, dipartimento di Protezione civile, prefettura, per verificare la possibilità di gestire sia operativamente che finanziariamente le due elisuperfici abilitate al volo notturno. Ritengo che si tratti di una questione davvero importante per la nostra città”.
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