Ragusa saluta per l’ultima volta Pippo Moltisanti, il fotografo gentile

Per decenni sui campi sportivi, lo si riconosceva a bordo campo, lui con la sopramaglia colorata e la macchina fotografica tra le mani, ha immortalato centinaia di gol e canestri, centinaia di volti di atleti, di persone, lusingate spesso dall’essere protagoniste dei suoi scatti. Un manipolo di fotografi, quelli che operavano fianco a fianco a lui, e che oggi, numerosi lo hanno accompagnato nella sua ultima trasferta con un abbraccio corale ai suoi cari, alla moglie Pina e ai figli Loredana, Benedetto e Laura e alle loro famiglie.

L’ULTIMO SALUTO A PIPPO MOLTISANTI

Oggi alla chiesa del Santissimo Salvatore a Ragusa, l’ultimo saluto a Pippo Moltisanti, il fotografo di Ragusa che ha materialmente seguito la crescita di generazioni di concittadini, accompagnandoli nella loro vita attraverso le sue immagini. Nell’omelia, nel corso della cerimonia funebre officiata da padre Luigi Di quattro, il parroco ha invitato a “fare nostri i sentimenti dei discepoli di Gesù.

Erano tristi anche loro ma Gesù li consolava promettendo una nuova dimora, non fisica perché sarebbe stata una consolazione limitata, ma gloriosa, di luce e beatitudine”, una via nuova da percorrere, quella del vivere in Cristo. “Il bene trasmesso, è quello che resta” ha ricordato il sacerdote; “la strada, è fare diventare straordinario l’ordinario, fare bene il quotidiano: è lì che si realizza giustizia e santità”. La passione per la fotografia che ha animato la vita lavorativa di Pippo Moltisanti, è stata trasmessa a Laura, che porta avanti la tradizione del padre che in quello studio di via Sant’Anna passava quotidianamente nelle sue passeggiate di ricambiati saluti sorridenti a tutte quelle persone che continueranno a ricordarlo con affetto.

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