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Ragusa: restituiti i beni sequestrati all’imprenditore Sebastiano Roberto Distefano
04 Mar 2020 21:50
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dall’avvocato Cosimo Albanese:
L’Avv. Cosimo ALBANESE di Siderno (RC) esprime profonda e viva soddisfazione per l’entusiasmante esito del procedimento di prevenzione, sia personale che patrimoniale, che era stato avviato qualche anno fa nei confronti del proprio assistito, il sig. DISTEFANO Sebastiano Roberto, noto imprenditore di Ragusa operante prevalentemente nel settore delle onoranze funebri.
Il Tribunale di Ragusa – Sezione Misure di Prevenzione di P.S., guidato dal Presidente dott.
Claudio Maggioni, infatti, con decreto n. 3/2020, depositato in Cancelleria solamente il 20 febbraio scorso ed emesso a scioglimento della riserva assunta a conclusione dell’udienza
del 13 dicembre 2019, ha posto finalmente la parola fine alla lunga trafila giudiziaria che la
famiglia DISTEFANO ha dovuto seguire per vedere riconosciuta alla fine la piena legittimità del consistente patrimonio familiare mobiliare ed immobiliare, nonché la assoluta insussistenza dell’asserita pericolosità sociale dell’imprenditore ibleo.
Nell’agosto del 2017 era stato disposto dal Tribunale di Ragusa il sequestro di prevenzione di un ingente complesso mobiliare ed immobiliare riferibile alla famiglia del proposto finalizzato alla confisca, mentre a carico del sig. DISTEFANO Sebastiano Roberto incombeva anche l’applicazione della misura personale.
Nella fase in cui il sig. DISTEFANO Sebastiano Roberto conferiva nel dicembre 2017 mandato all’Avv. Cosimo ALBANESE la situazione difensiva sin li condotta appariva sin poco rosea, al punto che lo studio legale ha dovuto concentrare sin da subito una estenuante attività di indagine e studio in favore del proprio assistito per circa due anni intensi al fine di riuscire a ricostruire, innanzitutto, la legittima provenienza delle fonti di reddito del proposto e dei suoi familiari nel lungo periodo preso in esame (circa un ventennio), per poi arrivare a dimostrare, quindi, anche l’assoluta legittimità dell’acquisizione del patrimonio immobiliare e delle diverse aziende avviate nel corso del medesimo periodo, attività difensiva di certo non di facile portata, soprattutto nell’ambito di un procedimento di prevenzione notoriamente improntato su elevati profili di elasticità e presunzioni.
Il duro lavoro difensivo si è indirizzato, inoltre, nell’opera di demolizione della richiesta disapplicazione da parte della DIA della misura di prevenzione personale a carico del sig. DISTEFANO Sebastiano Roberto.
In parallelo, come già anticipato, la strenua attività difensiva dello studio legale dell’Avv. Cosimo ALBANESE di Siderno (RC) è stata diretta a ricostruire meticolosamente tutte le fonti di reddito percepite dal sig. DISTEFANO, dai figli e dagli altri terzi interessati nel lungo periodo preso in esame, onde così poter dimostrare che l’intero complesso immobiliare intestato allo stesso DISTEFANO ed ai suoi familiari, nonché le diverse aziende avviate nel tempo ed i vari investimenti contratti avessero un’origine assolutamente lecita ed adeguata alla condizione economica degli stessi, in tal guisa scongiurando la paventata ipotesi della DIA circa l’esistenza di un elevato squilibrio tra entrate ed investimenti riferibili al preposto che avrebbe determinato la dimostrazione sia di una sua attività illecita fonte di guadagno che la sua contestuale pericolosità sociale.
Nell’ingente lavoro appena citato ha svolto un importante ruolo anche il Dr. Giovanni IURATO di Ragusa, dottore commercialista, il quale con la sua puntuale consulenza tecnica di parte è stato in grado di dimostrare sostanzialmente che non vi è stata, nel lungo periodo preso in esame, una sproporzione tra i redditi dichiarati, l’attività economica svolta e gli acquisti immobiliari e mobiliari del proposto e del suo nucleo familiare, circostanza addirittura condivisa praticamente in toto dal perito d’ufficio, dr. Giancarlo CAPPELLO, all’uopo nominato dal Tribunale di Ragusa allo scopo di confutare la prefata Consulenza Tecnica di Parte del Dr. IURATO. Lo stesso Tribunale, peraltro, come si legge nel decreto in oggetto, ritenendo di condividere e fare proprie le osservazioni del perito d’ufficio, concludeva per l’assoluta insussistenza “a carico del sig. DI STEFANO Sebastiano Roberto, non soltanto dei presupposti per l’applicazione di una misura di prevenzione personale, ma neanche di quella patrimoniale prevista dal c.d. codice antimafia”, conseguendone quindi il dissequestro e la restituzione agli aventi diritto di tutti i beni sottoposti a vincolo reale nel presente procedimento.
In conclusione, quindi, la difesa del sig. DISTEFANO e dei suoi familiari ritiene che si sia segnata oggi una splendida pagina giudiziaria, in cui, nonostante le profonde sofferenze e le ingiuste umiliazioni che simili circostanze inevitabilmente comportano per chi si ritrova, suo malgrado, coinvolto in un procedimento di prevenzione, la giustizia finalmente, facendo il proprio corso, è prevalsa, restituendo i beni e la libertà ad un instancabile imprenditore ed ai suoi familiari.
L’Avv. Cosimo ALBANESE ed il suo studio ringraziano sentitamente l’Autorità Giudiziaria per aver dimostrato, nel caso di specie, elevata competenza ed imparzialità, conducendo un difficile procedimento di prevenzione in maniera sempre assolutamente terza, emanando un provvedimento giusto e conforme non solo alla vigente normativa antimafia ma alla giurisprudenza sia nazionale che sovranazionale sino ad oggi consolidatasi.
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