Ragusa: la quarantena è finita il 17 aprile. Il tampone? Potrà farlo solo il 30. La storia

Vincenzo Carrubba è un padre di famiglia che, arrivato dal nord per motivi lavorativi a Ragusa, ha avuto soltanto adesso la data per poter effettuare il tampone: il 30 marzo. 13 giorni dopo la fine della quarantena (e non subito come vorrebbe la prassi) e poi bisognerà aspettare il risultato.

La storia di Vincenzo Carrubba è esemplare. Arrivato in Sicilia, ha effettuato tutte le procedure previste, si è registrato ai vari portali e si è posto in isolamento volontario così come previsto dalla prassi sanitaria.

Arrivato a Ragusa il 3 aprile la sua quarantena, fatta insieme alla moglie e a un bimbo di sei mesi, è finita ufficialmente il 17 aprile. Dopo aver seguito tutte le procedure, ha dovuto aspettare ben 13 giorni per avere finalmente un appuntamento dall’Asp di Ragusa ed effettuare, così, il tampone.

“Stiamo finendo i beni di prima necessità tra cui i pannolini, latte in polvere e generi alimentari.
Inoltre, l’azienda per la quale dovrei prestare servizio inizia ad avere bisogno della mia presenza ed ogni giorno che passa ho il timore sul futuro visto che per questo lavoro mi sono licenziato dalla mia precedente posizione”. Una situazione che, purtroppo, è comune a molte altre famiglie ragusane.

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