È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RAGUSA, ASSUNZIONI PRECARI ATO AMBIENTE
06 Mar 2012 17:47
E’ inaccettabile assistere ad un attacco nei confronti dei lavoratori dell’Ato Ambiente, ove il segretario generale, Giovanni Avola, invocava addirittura un’indagine della Procura per verificare le assunzioni dei 19 operatori e contemporaneamente leggere che, la sua stessa Cgil, chiede la stabilizzazione di 4 precari, oggi con contratti a termine di diritto privato, presso lo IACP di Ragusa.
Si decida se l’Ato Ambiente, piuttosto che lo Iacp, sono “carrozzoni politici” oppure no. Si definisca il futuro dei “poveri” lavoratori in balia delle scelte politiche e sindacali di alcuni soggetti.
Giovanni Avola citava testualmente in un suo comunicato di qualche mese fa:” L’ATO non deve rimanere la bottega di alcuni esponenti politici, è un soggetto giuridico che amministra delicati servizi e soldi della collettività. Più che la normalizzazione ci vuole la moralizzazione dell’ATO, fermo restando che rimane un ente inutile per il quale servono nuove soluzioni da parte della Regione.”
Mi chiedo, allora, perchè non ha chiesto la moralizzazione dell’Università iblea (che è un consorzio!)?
Perchè non ha invocato la magistratura sulle stabilizzazioni di Comiso, vietate per legge (art. 36 del dlgs 165/2001)?
Perchè non si è opposto alle 4 stabilizzazioni (sempre vietate dalla stessa norma) effettuate dal Comune di Vittoria pochi mesi fa?
L’Ato Ambiente è società con personalità giuridica di diritto privato, difatti l’Avvocatura Regionale, intervenendo sul caso ATO Ragusa, dice “Invero, la circostanza per cui sia in atto la riforma del servizio integrato dei rifiuti in Sicilia in seguito all’entrata in vigore della LR n 9/2010 e che l’ATO sia in liquidazione non importa alcuna successione dell’Amministrazione pubblica regionale nei rapporti intercorsi tra l’ATO – che è un autonomo organismo con personalità giuridica di diritto privato, nella specie SpA (costituito ex lege tra i comuni facenti parte dell’ambito territoriale ottimale di appartenenza e la Provincia di riferimento) – e i propri dipendenti” continua “...l’art. 7 LR pone in capo all’amministrazione regionale solo poteri di vigilanza e di direzione che non fanno venir meno la autonoma personalità giuridica di diritto privato delle società cui è demandata la gestione integrata dei rifiuti” e come se non bastasse “…da quanto sopra consegue l’assoluta carenza di legittimazione passiva dell’Amministrazione regionale nella presente controversia, in quanto del tutto estranea al rapporto di lavoro di natura privata in contestazione del presente giudizio”.
La natura pubblicistica prevale, difatti, solo per il controllo (corte dei conti, Regione ecc) ma non per il rapporto di lavoro. Tant’è che ai dipendenti ATO non si applica il contratto degli enti locali!
La Cgil faccia chiarezza al suo interno ed eviti di manifestare incoerenza.
Non consentiremo alla Cgil, cosi’ come ad alcuni politici che oggi si sono “smarcati”, di promuovere una “guerra tra i poveri”. I lavoratori hanno il diritto di essere rispettati tutti, escludendo il colore sindacale e politico.
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