Quel soccorso essenziale a Marispica e una Sanità che funziona: ecco la storia della bimba salvata

Una rete di soccorsi che funziona e che sottolinea l’importanza di una sanità diffusa e competente. Manca una piccola parte, nella storia della bimba che ha avuto un malore, colpita da una rottura acuta dell’aorta ascendente mentre era in vacanza in Sicilia. Sta bene, è in ripresa. Ma ciò che fino ad oggi le cronache hanno raccontato sono due fasi del soccorso: al Pronto soccorso di Modica e al Centro cardiologico pediatrico di Taormina. Manca una parte della storia. Il suo inizio. La bambina si trovava con la famiglia originaria di Monza al villaggio turistico IGV di Marispica, struttura per famiglie e che con lungimiranza, da tempo offre anche un servizio medico e pediatrico con reperibilità h24 e presenza ambulatoriale per due ore al giorno, un’ora al mattino e una alla sera. Ed è proprio da qui che inizia la storia, il 3 agosto.

IL MALORE E I SEGNALI DI PERICOLO

Dopo un malessere di qualche giorno, la bambina passa una brutta notte; il papà, alle 8.45 si reca in ambulatorio e riferisce tutto al pediatra, il dottor Giovan Battista Ruffo medico specializzato in Ematologia e Pediatria, attualmente dirigente dell’Unità operativa di Ematologia all’ospedale dei bambini, Di Cristina, di Palermo. Esercita – autorizzato – al villaggio turistico. Il medico dopo tre minuti è già nella stanza della bambina per visitarla. Nota alcuni elementi che lo mettono in grande allarme. Si rende conto della situazione di rischio, individuando il problema, di certo cardiologico, per lui si tratta di una severa cardiopatia.

SCATTANO I SOCCORSI

Non c’è tempo da perdere. Ruffo tranquillizza i genitori ma alle 9 ha già chiesto l’intervento del 118 segnalando il caso della bambina in pericolo di vita. In 10 minuti arriva l’ambulanza del 118 da Ispica – fortunatamente disponibile anche se senza medico a bordo – che trasferisce la piccola assieme alla mamma, al Pronto soccorso dell’Ospedale “Nino Baglieri” di Modica, già preallertato. I professionisti si attivano: il primario del Pronto Soccorso chiama in causa il direttore della Cardiologia. Prima una ecocardiografia e in successione una Tac immediata. La diagnosi diventa immediatamente precisa, nel frattempo viene chiamato l’elisoccorso, non c’è tempo da perdere. La piccola come è stato già raccontato nei giorni scorsi, è stata trasferita in elisoccorso al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina; prima viene ricoverata in Terapia intensiva, e rivalutata la sua situazione condividendo esami diagnostici con il Dipartimento di Radiologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, viene operata con successo.

LA SANITÀ CHE FUNZIONA

La bimba è in recupero. “Grazie per avere salvato la vita di mia figlia”, dice il padre tornando a Marispica; la famiglia ha mantenuto un contatto quotidiano con quel medico che pur cercando di trasmettere serenità, importante nella gestione di quei momenti difficili anche per la bimba, ha agito senza perdere un secondo, rivelandosi determinante nel soccorso di loro figlia. Quei genitori sono grati di avere trovato una sanità così efficiente, nella provincia più a sud dell’Italia, quasi inaspettatamente. “E non perdono occasione per ripeterlo. Ogni volta che parlo con loro mi fanno commuovere”, racconta il dottor Ruffo. Già, perché spesso è un luogo comune che al sud non funzioni nulla. Un intervento complesso quello effettuato a Taormina, che ha portato alla “sostituzione della valvola aortica e l’intero tratto dell’aorta ascendente fino all’arco aortico con un tubo protesico e reimpianto delle coronarie” e che è ulteriore conferma dell’importanza di un centro siciliano di eccellenza che deve essere difeso dalle paventate voci di chiusura. Una serie di condizioni favorevoli: un pediatra attento ed esperto che operando all’interno di un villaggio turistico individua la gravità del problema, pur non disponendo di strumenti diagnostici; l’ambulanza del 118 che arriva tempestiva, la nuova Tac di Modica che è funzionante dal 1 agosto. Una linea dialogante, tra Ispica-Modica-Taormina che ha funzionato senza intoppi.

I SERVIZI AI TURISTI

Al di la della presenza dell’assistenza medica al villaggio di Marispica che è struttura privata, nel settore pubblico sono dieci la Guardie mediche turistiche in provincia di Ragusa che si aggiungono alle 18 ‘ordinarie’. Nell’area “servizi al cittadino” del sito internet dell’Asp di Ragusa sono indicate singolarmente. Se proprio un appunto andasse fatto, si potrebbe aggiungere una schermata alla homepage, per rendere il collegamento ancora più visibile e immediato per i turisti, nel periodo estivo. In attesa che si realizzino le Case di comunità e gli ospedali di comunità che potranno implementare servizi e assistenza con i medici, e il personale sanitario che costituiscono spesso un’eccellenza che diamo per scontata.

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