Quel caos all’ufficio TARI di Ragusa. La lettera

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera inviataci da un nostro lettore.

Mi è arrivata una cartella dell’ufficio tributi del comune di Ragusa dove mi comunicano che nel 2015 ho pagato meno TARI del dovuto e che c’è una differenza da pagare, naturalmente con la relativa sanzione. Non capisco perché devo pagare la sanzione quando il calcolo dell’importo della TARI lo fa l’ufficio tributi, non sono io che ho sbagliato il calcolo. Ad ogni modo vado all’ufficio tributi un martedì pomeriggio per chiedere spiegazioni. Ci sono più di 30 persone che aspettano, prendo il mio bigliettino tagliacode n.172. Sul display c’è scritto che per il servizio TARI VELOCE stanno servendo il n.98. Dopo un po’ che aspetto noto che nella sulla porta di ingresso verso gli uffici c’è un avviso con la data del giorno (22 ottobre) dove si dice che “gli sportelli TARI e TARI VELOCE” possono ricevere fino ad un massimo di 20 persone (non si capisce con quale criterio) e che il pubblico sarà servito fino alle ore 17.00 (dalle 15.00 alle 17.00), dopo di che gli sportelli saranno improrogabilmente chiusi. Mi chiedo: è possibile che tutta questa gente in sala aspetta senza sapere se potrà essere ricevuta o no? E’ possibile.

Infatti parlando con qualcuno in sala d’attesa colgo questo atteggiamento di rassegnazione e di sudditanza sentendo frasi tipo “Mi sa che oggi non arrivo ad entrare!” “Devo venire più presto. C’è gente che viene alle 6 del mattino a prendere il biglietto, oppure alle 12.00 per entrare il pomeriggio”. Io semplicemente osservo che se mi hanno fatto stampare il bigliettino di prenotazione vuol dire che sarò ricevuto, tanto è vero che alle 16.30, cioè mezz’ora prima della chiusura dello sportello, la macchinetta che stampa i biglietti con i numeri non eroga più prenotazioni indicando “servizio non più disponibile”. Infatti persone arrivate dopo le 16,30 non potendo stampare il biglietto col numero vanno via direttamente. Aspettiamo fino alle 17,15, è già da un quarto d’ora che non entra più nessuno degli utenti e a quel punto chiediamo all’usciere cosa succede e lui conferma che per quella giornata non sarà ricevuto più nessuno. L’atmosfera si riscalda.

Chiediamo spiegazioni al dirigente dell’ufficio, la quale conferma che è proprio così: l’ufficio ha ricevuto le 20 persone stabilite per cui gli altri ce ne possiamo andare a casa (almeno 25 persone poveri illusi). La dirigente dice pure che verso le 16.00 il suo vice era uscito in sala d’aspetto per dire che sarebbero stati ricevuti gli utenti fino ad un certo numero, come indicato nell’avviso. La gente evidentemente non ha compreso bene questa comunicazione, non sapendo se il proprio numero rientrava nel gruppo dei 20 (fortunati!) ed è rimasta tutta ad aspettare. Risultato: l’ufficio TARI ha ricevuto in un pomeriggio le 20 persone stabilite e le altre 25 che hanno aspettato fino a 2 ore e mezza (dalle 15.00) siamo dovuti andare via, rassegnati e alterati.

Torno l’indomani mattina. Orario di ricevimento del pubblico dalle 9.00 alle 12.00. Non c’è più l’avviso del giorno prima ma ce n’è un altro con la data del giorno stesso (23 ottobre) dove avvisano il pubblico che “gli sportelli TARI e TARI VELOCE” potranno ricevere fino ad un massimo di 30 persone. Ovvio: in 2 ore il pomeriggio ricevono 20 persone, in 3 ore la mattina ricevono 30 persone. Peccato che sia dentro che fuori la sala d’aspetto si contano già almeno 50 persone. Me ne posso andare. Devo veramente venire alle 6 del mattino? Bel servizio per i contribuenti!

Utente TARI

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