Quasi pronti 10 km di autostrada da Rosolini a Ispica. Ieri il sopralluogo dell’assessore Falcone

Quasi 10 chilometri di autostrada pronta da Rosolini a Ispica e circa 18 milioni di euro di lavori realizzati negli ultimi tre mesi, su viadotti, asfalto e barriere. Sono i dati sciorinati ieri mattina nel sopralluogo sugli stati di avanzamento degli interventi sull’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela. Li ha ribaditi ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, nella giornata iblea iniziata con l’incontro con il neo sindaco di Ispica, l’on. Innocenzo Leontini, nel cantiere del tratto tra Rosolini ed Ispica.

Tra i presenti anche il commissario provinciale di Forza Italia, Giancarlo Cugnata. La visita è iniziata in mattinata e proseguita nel pomeriggio, per concludersi al porto di Pozzallo. Il sopralluogo ha riguardato l’opera 16 e l’opera 35, due dei viadotti realizzati e per i quali si sta lavorando per le ultime fasi riguardanti il collaudo. “Un sopralluogo operativo – spiega l’assessore regionale Falcone – per capire lo sviluppo del cantiere dopo la recente apertura dello svincolo di Rosolini in modo da procedere alla consegna e proseguire sugli altri viadotti. Con l’impresa e con il Cas abbiamo fatto il sopralluogo così da muoverci prima possibile”. Naturalmente si coglie al balzo l’occasione per fare il punto per quanto riguarda l’area iblea.
E così l’assessore Falcone parla anche del progetto di raddoppio della Ragusa-Catania su cui, proprio di recente, il comitato di osservazione ha manifestato nuove perplessità sui tempi mentre rassicurazioni sono arrivate dal viceministro Giancarlo Cancelleri che ha però spiegato che il commissario straordinario per l’opera sarà un tecnico che sarà presto nominato dal premier Conte. Su questo Falcone spiega che gli accordi erano altri, facendo riferimento al prestito che la Regione fa allo Stato per i fondi destinati alla Ragusa-Catania a condizione che il commissario fosse il governatore Nello Musumeci.
“Sul raddoppio della Ragusa-Catania ci siamo sentiti qualche giorno fa con il consigliere Stancanelli che è capo di gabinetto del ministero De Micheli, e abbiamo preso atto del fatto che l’Anas sta andando avanti – spiega Falcone – Abbiamo fatto presente che nella delibera del Cipe c’è chiaramente scritto che dovrà essere il governatore Musumeci il commissario straordinario per poter vigilare sull’opera in modo diretto. Anas ha affidato la progettazione definitiva e quindi quella esecutiva alla società Sintagma e sta procedendo nell’iter. Ma per accelerare l’opera c’è bisogno del commissario che deve essere ancora nominato e riteniamo che la persona più idonea, come concordato al Cipe con apposita delibera, sia proprio Nello Musumeci”.
Ma Cancelleri al nostro giornale ha spiegato di recente che si propende per un commissario tecnico. La Regione si opporrà? Falcone lascia una porta mezza aperta: “Se la scelta dei tecnici è quella che fino adesso abbiamo potuto constatare, non ci rassicurano per nulla le scelte del governo nazionale. In ogni caso noi chiediamo un commissario, al di là che sia politico o tecnico, che metta in atto tutte le procedure per procedere allo sblocco dei procedimenti autorizzativi e che possa bandire l’opera prima possibile con una gara d’appalto che nel giro di pochi mesi possa vedere l’aggiudicatario e dunque l’avvio dei cantieri. Non immaginare tempi da calende greche”.
Ma Falcone parla anche dell’ipotesi prospettata dal viceministro Cancelleri di revocare la concessione al Cas se entro ottobre non si procederà ad adempiere agli interventi richiesti a giugno dal Ministero delle Infrastrutture. “Il Cas, nel contesto della paziente opera di risanamento dell’ente attuata dal governo Musumeci, lavora per mettersi al passo ed è già consistente il numero di non conformità cui è stato posto rimedio – conclude Falcone – Sulla revoca da parte nostra non vi è alcuna preclusione. Se il governo nazionale ritiene che tale atto sia la soluzione a quei limiti strutturali e di vecchia data che scontano le autostrade siciliane, facciano pure. Non sarà certo la Regione Siciliana ad ostacolare l’intervento di Roma e le decisioni del viceministro che, certamente, serviranno a spazzare via ogni polemica”.
fonte La Sicilia – Michele Barbagallo
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