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Quando il sole incontra l’anima: torna il Rito della Luce alla Piramide del 38° Parallelo
07 Giu 2025 16:12
Reitano (ME) – Ci sono luoghi che non si visitano: si attraversano. E ci sono momenti che non si guardano: si vivono. Uno di questi accade solo una volta l’anno, nel cuore dell’estate, quando il sole raggiunge il suo punto più alto e l’ombra scompare. È allora che, tra le colline di Reitano, la Piramide 38° Parallelo si apre alla luce e al mondo per celebrare il Rito della Luce, un’esperienza che va oltre l’arte, oltre la natura, oltre il visibile.
Sabato 21 e domenica 22 giugno, in occasione del solstizio d’estate, la scultura monumentale firmata da Mauro Staccioli – una punta geometrica affondata nella terra e puntata verso il cielo – accoglierà visitatori, pellegrini contemporanei, artisti e anime in cerca di bellezza. Il tema scelto per questa edizione è “L’Incanto dell’Invisibile”, un invito a riscoprire ciò che sfugge agli occhi ma abita il cuore.
«La rigenerazione della bellezza è rigenerazione dell’anima – dice il mecenate Antonio Presti –. In un mondo che ha smarrito il senso del sacro, torniamo a parlare di coerenza, di gratuità, di responsabilità. E lo facciamo attraverso la luce, che non è mai solo luce».
Il Rito della Luce, nato come gesto poetico e politico, è oggi anche un atto di resistenza e visione: celebrare la spiritualità laica dei luoghi, il mistero dell’esistere, la forza dell’arte che si fa comunità. Curato nella direzione artistica dalla cantautrice Lucina Lanzara, il programma prevede performance sonore, danze rituali, musica vibrante che dialoga con la terra e col vento.
«La Piramide – spiega Lanzara – è ventre e tempio, è inizio e soglia. Ogni suono che emettiamo in quel luogo sacro non è spettacolo, ma nascita. Non si viene per guardare: si viene per sentire».
Ma il Rito non è solo contemplazione. È anche visione concreta di futuro. Come ricorda il sindaco di Reitano, Salvatore Salvaggio, «l’arrivo dell’atelier di Antonio Presti a Villa Margi ha innescato un processo di rigenerazione territoriale. Le prime opere d’arte pubblica hanno già attratto visitatori e creato fermento. Con il progetto di collaborazione con le università e la convenzione in corso con la Fiumara d’Arte, stiamo trasformando la frazione in un laboratorio permanente di contemporaneità».
Sarà infatti proprio la Fiumara d’Arte, il più grande parco di sculture a cielo aperto d’Europa, ad accogliere nuove opere e nuovi artisti, grazie anche alla Triennale della Contemporaneità sostenuta dalla Regione Siciliana, che condivide con Presti la visione di un’arte come strumento di trasformazione collettiva.
In questo tempo sospeso tra il giorno più lungo e la notte più breve, tra la materia e l’energia, tra ciò che si vede e ciò che non si può raccontare, il Rito della Luce ci ricorda che la vera rivoluzione è invisibile. Ma possiamo ancora sentirla scorrere tra le mani, se abbiamo il coraggio di fermarci. Perché la luce non si guarda. Si attraversa.
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