Quando Comiso fu acquistata da Don Periconio Naselli: un corteo storico ha rievocato l’evento. FOTO

Comiso rievoca i conti Naselli e in particolare quando il 4 gennaio 1453 don Periconio II Naselli acquistò dai conti Cabrera di Modica la terra di Comiso, per 700 onze. Due anni dopo, nel 1455, don Periconio ebbe il titolo di “barone” e Comiso, che in quel tempo era un villaggio di meno di 3000 persone, divenne “Baronia”.

Un discendente di don Periconio, Gaspare II Naselli, si vide riconosciuto, nel 1571, il titolo di “conte” e Comiso divenne Contea. Ieri pomeriggio, un corteo ha ricordato, dopo 567 anni, l’insedimanento di don Periconio come signore della sua nuova città. Un corteo storico, in costume d’epoca, è partito da piazza san Francesco, dove sorge la chiesa Santuario dell’Immacolata, cui i Naselli furono particolarmente legati. Su un impianto originario del 1300, i Naselli fecero realizzare la cupola ottagonale, divenuta loro mausoleo.

A don Periconio ed ai suoi discendenti si deve la costruzione del castello oggi noto come Castello Aragonese. I Naselli, infatti, possedettero anche altrti feudi ed in seguito fondarono la città di Aragona (oggi in provincia di Agrigento).

Si sono esibiti, durante la manifestazione,  “I tamburi imperiali di Comiso, “Musici e Sbandieratori Agro Priolese” e la “Compagnia del Gufo”. Ad impersonare don Periconio un interprete d’eccezione: l’artista e fotografo Toni Campo.

L’evento, era organizzato dall’associazione “La Mongolfiera”, guidata dalla presidente Maria Teresa Lauretta ed ha ricevuto il patrocinio del comune.

 

 

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