QUALI SOLUZIONI PER ALLOCARE GLI UFFICI SERIT ED INPS A MODICA.

Quali soluzioni per allocare la sede della Serit e Inps a Modica. E’ il quesito posto al Sindaco di Modica dal consigliere comunale, Tato Cavallino, il quale ha chiesto di sapere qual è la strategia che vuole attuare per non perdere entrambe le sedi, in particolare quella della Serit che già dal 3 novembre è inattiva, valutando anche la possibilità di un’eventuale allocazione nei locali nell’ex carcere , scelta senza dubbio fattibile ma con tempi di realizzazione lunghi, o ancora nei locali a disposizione dell’ente comune nella zona artigianale di Modica. La questione infatti sembra passata sotto silenzio – sottolinea Cavallino –  e questo non è accettabile considerati  i disagi che i cittadini modicani e dei comuni limitrofi sono costretti a subire nel recarsi a Ragusa dove sono ulteriormente costretti a fare  lunghe file agli sportelli, fatto dal sottoscritto appurato personalmente. Le soluzioni prospettatemi qualche giorno fa dal Sindaco in sede di question time in Consiglio – continua il consigliere comunale –  non mi soddisfano per niente. Nel corso della discussione di una mia interrogazione sull’argomento il Sindaco ha intanto sottolineato che la battaglia per la salvaguardia del tribunale sembra ormai persa visto che tutto quello che è stato messo in campo dipende da un provvedimento legislativo del parlamento.  La sede dell’Inps di Modica ha venti dipendenti e quindi sono necessari 800 metri quadrati di struttura, ha detto il Sindaco,  è l’unica soluzione è quella di un locale del tribunale mentre la soluzione ex carcere ha un iter  lungo e complesso. In merito  alla Serit, ha detto che è stato raggiunto un accordo con uno sportello aperto una volta la settimana in convivenza con l’ufficio dell’URP del nostro comune. Quest’ultima soluzione  non mi trova d’accordo in quanto si tratta di un ufficio piccolo, poco idoneo che non garantisce  la privacy. Piuttosto la mia proposta – sottolinea Tato Cavallino –  sarebbe quella di individuare una stanza della sede centrale del Comune o ancora meglio, come detto prima, un locale della zona artigianale, da adibire ad ufficio Serit che non solo garantirebbe riservatezza e migliore accoglienza  ma sarebbe un ufficio indipendente che dovrebbe  essere operativo almeno 2  giorni su sette. Spero quindi – conclude Cavallino – ci si attivi subito e non si perda altro tempo; è necessario limitare i danni subiti dalla città ancora una volta scippata di servizi importanti.

 

 

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