“Provincia finalmente liberata!”, Dipasquale esulta, Campo avverte: “Ora servono fatti, non solo poltrone”, Assenza: “Bene il supporto del civismo”

(Ha collaborato Michelangelo Barbagallo)

Dopo tredici anni di commissariamento, il territorio torna ad avere una guida politica, seppur scelta attraverso elezioni di secondo livello, riservate ai sindaci e ai consiglieri comunali.
La vittoria della sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari, espressione del centrodestra, era ampiamente prevista, ma la giornata elettorale ha comunque acceso il dibattito politico. Nonostante il risultato finale non sia a supporto del candidato proposto dal Partito Democratico e dal Centrosinistra, l’on. Nello Dipasquale (Pd) commenta comunque la svolta che riguarda l’ente provinciale: “Oggi si chiude finalmente una pagina lunga e difficile della nostra provincia: la Provincia di Ragusa è liberata dai commissari, e in particolare dall’ultimo commissario che ha gestito l’ente. È un risultato importantissimo, un fatto politico di grande rilievo. Era da troppo tempo che si attendeva questo passaggio e, bisogna dirlo, il Centrodestra nazionale non ha mai voluto accelerarlo: si poteva infatti intervenire prima, togliendo i vincoli che impedivano il ritorno alle elezioni.
Con il voto di oggi si torna alla politica, a una rappresentanza democratica, seppure attraverso il voto di secondo livello. Non hanno votato i cittadini direttamente, ma la classe dirigente che, sostanzialmente, ha confermato la fotografia politica dei territori: otto Comuni amministrati dal Centrodestra, quattro dal Centrosinistra. È chiaro che l’esito era in qualche modo prevedibile. Tuttavia, rispetto ai numeri di partenza, sembra che qualche voto d’opinione ci sia stato: non so dire quanto sia stato determinante, ma è un dato che emerge.
Il segnale più forte resta però che oggi abbiamo una Provincia che torna a essere governata dalla politica, e questa è la vera vittoria”.


Più critica l’on. Stefania Campo (Movimento 5 Stelle), che pur rivolgendo un augurio alla nuova presidente, lancia diversi avvertimenti: “Abbiamo assistito ai festeggiamenti per la proclamazione di Maria Rita Schembari, a cui auguro sinceramente buon lavoro. Però mi auguro che non si tratti solo di un brindisi iniziale, per poi cadere nell’inerzia.
Questa elezione, che ha cambiato la rappresentanza del Libero Consorzio dopo anni di commissariamento, non deve tradursi in un semplice prolungamento della gestione commissariale. Purtroppo, i segnali che arrivano non sono rassicuranti: molti sindaci che oggi hanno votato, hanno amministrato riducendo gran parte del patrimonio pubblico delle loro città, senza un’idea di rilancio vero.
La stessa Maria Rita Schembari, ad esempio, non ha brillato nella gestione dell’aeroporto di Comiso, un’infrastruttura strategica per tutto il territorio, lasciata in una situazione di grande difficoltà.
Temiamo quindi che questa elezione sia più una continuità rispetto al passato che non una reale svolta. Per questo, già da adesso chiediamo — e chiederemo a gran voce anche in aula — che il nuovo presidente dia contenuti veri alla Provincia, e non la riduca a una semplice distribuzione di poltrone.
I cittadini non hanno partecipato direttamente a questa elezione e non hanno ancora percepito un cambiamento: dovranno percepirlo nei fatti concreti. Si dovranno affrontare temi fondamentali come le infrastrutture, i trasporti — a partire proprio dall’aeroporto di Comiso — la gestione delle risorse idriche, dei rifiuti, e delle politiche culturali che possono rendere la nostra provincia più attrattiva per il turismo.
Faremo un’opposizione dura, vigile e propositiva: non consentiremo che la Provincia diventi un contenitore vuoto”.


La sfida che attende la nuova presidente Schembari sarà dunque duplice: governare in un contesto politico dove il Centrodestra è forte ma non blindato (tra l’altro è probabile che non abbia la maggioranza, al momento siamo al 45% dello scrutinio per il Consiglio provinciale), e soprattutto dimostrare, con i fatti, che la Provincia può essere un ente utile ai cittadini, smentendo quella riforma populista voluta dall’allora Governo Crocetta che rese le Province, nel tentativo di cancellarle, solo enti elefantiaci.

Anche l’on. Giorgio Assenza (Fratelli d’Italia) ha commentato a ruota libera il risultato, esprimendo grande soddisfazione: “È andata oltre le aspettative. Siamo arrivati a una percentuale tra il 47 e il 48%, a fronte di una previsione iniziale che si attestava tra il 41 e il 45%. Questo dimostra che la scelta di puntare su Maria Rita Schembari è stata non solo corretta, ma anche vincente.
Non solo ha raccolto l’adesione convinta dell’intero centrodestra — fatta eccezione per la DC, che ha ritenuto di condurre una battaglia isolata di cui non comprendo fino in fondo il motivo —, ma ha anche saputo attrarre il sostegno di gran parte dei movimenti civici della provincia.
Questo è un segnale importante: da qui può partire una nuova fase per il territorio, una fase che vede un centrodestra compatto e capace di allargarsi al civismo, ponendo solide basi anche per le future consultazioni comunali.
Dobbiamo essere orgogliosi: Ragusa esprime l’unica donna eletta presidente di una Provincia in Sicilia e, se guardiamo alle elezioni in tutta l’Isola, l’unico candidato di centrodestra ad aver vinto. È un bel segnale che parte da Ragusa e che valorizza ancora di più il nostro territorio.
Resta tuttavia l’amarezza per un sistema di voto che continua a mostrare tutti i suoi limiti. Nonostante ciò, il ritorno alla politica eletta — pur attraverso elezioni di secondo livello — è senz’altro preferibile agli anni di commissariamento che abbiamo vissuto, al di là dei meriti dei singoli commissari che si sono succeduti”.

Anche il senatore Salvo Sallemi esprime orgoglio per la vittoria: “E’ un dato che ci inorgoglisce ed inorgoglisce la provincia di Ragusa. In Sicilia, il partito in provincia di Ragusa, è stato il più votato alle politiche, alle regionali ed alle elezioni europee senza esprimere un candidato del territorio. Adesso abbiamo un dato importante in Sicilia dimostrando di essere la provincia in cui c’è compattezza aldilà della scelta della Dc. Abbiamo un dato importante a livello regionale: è stata eletta una donna alla gestione del LCC di Ragusa e credo che meglio di così non poteva andare”. Ma una sostanziosa componente civica. “Civismo che fa ben sperare. C’è una trasversalità che va oltre i partiti che fa ben sperare per una gestione futura della cosa pubblica in provincia e che dia un segnale in provincia”. Si pensa già alle prossime amministrative? “Sì, certo si pensa alle prossime elezioni, ci sono Vittoria, Ragusa che andranno al voto e si pensa anche alle prossime provinciali. C’è, infatti, la necessità di modificare la legge Del Rio. Questo sistema di elezione non può essere una costante. Si deve dare la possibilità ai cittadini di poter scegliere chi deve governare e non solo ai consiglieri comunali ed ai sindaci”.  

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