PROTESTA DEI “FORCONI” IN PROVINCIA DI RAGUSA

La segreteria provinciale di Confsal Fials, Fesica e Fismic, sostiene la lotta che in questi giorni sta attuando gli amici del Movimento dei forconi, contro la vessazione dello Stato italiano e siciliano nei confronti di commercianti artigiani ed agricoltori. 

“Ci dissociamo, pero’,-dice il Segretario Provinciale delle Federazioni della Confsal, Giorgio Iabichella – dai metodi utilizzati da alcuni soggetti che, forse inconsapevoli dei disagi causati ai cittadini ed all’economia del territorio, gia’ attraversata dalla crisi generale, hanno travisato il senso della protesta, lasciandosi andare a manifestazioni tutt’altro che civili.”

“Non riteniamo, innanzitutto, necessario il blocco, quasi totale, di arterie stradali di collegamento come quella che collega Ragusa a Siracusa, ma sarebbe stato sufficiente bloccare, cosi’ come hanno gia’ fatto in parte, i punti nevralgici dei trasporti siciliani, come gli aeroporti ed i porti, interrompendo le entrate e le uscite dalle raffinerie di petrolio e dai mercati ortofrutticoli. Noi siciliani abbiamo ormai preso coscienza dei problemi, per i quali e’ nata la protesta “forza d’urto”, avendoli vissuti direttamente. Adesso la protesta deve essere indirizzata verso i soggetti istituzionalmente preposti a risolvere le problematiche avanzate dal popolo siciliano. Trasferire a Roma la manifestazione degli autotrasportatori, degli agricoltori, degli artigiani e dei commercianti siciliani, creando un unico fronte con quella dei taxi, la renderebbe piu’ visibile ed efficace, costringendo i media nazionali a dare il dovuto risalto alla legittima protesta dei siciliani.”

“Ho espresso la mia disponibilità- prosegue Iabichella –  al leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, a patto che venga rispettata la normativa in materia di sciopero. Siamo disponibili a protestare al loro fianco, senza “bandiere”, qualora andassero a farlo nella capitale.”

“Mi rivolgo a tutti coloro che hanno trascorso la notte all’ agghiaccio che stanno credendo fermamente nel valore di una battaglia, cosi’ importante per il territorio siciliano, incoraggiandoli ad andare avanti senza demordere, poiche’ anche le lotte, come questa, possono essere fautrici di quella coesione sociale che oggi manca. Il popolo siciliano vi sostiene!”

“Ed un appello – conclude il Segretario Provinciale – va a quanti vorrebbero utilizzare questa nobile battaglia per dare sfogo alle proprie repressioni:- Lottate al fianco del movimento attenendovi alle regole proprie di una manifestazione civile e corretta.”

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