PRONTA REPLICA DEL SINDACO LUIGI AMMATUNA ALLE INSINUAZIONI DELLA GEOAMBIENTE

L’udienza per discutere nel merito il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania dalla GeoAmbiente di Belpasso, avverso la decisione degli amministratori di Palazzo “La Pira” di rescindere il contratto per colpa, è stata fissata dal giudice monocratico, che intanto ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento, per mercoledì 5 dicembre. Uno a zero per il Comune? Sembrerebbe di si. D’obbligo comunque, in questi casi, la massima prudenza, almeno fino a quando il Tar non emetterà regolare sentenza. Sorpresa e indignazione hanno suscitato fra gli amministratori locali alcuni passaggi, gravemente allusivi, del ricorso presentato dalla GeoAmbiente. 

“Le informative antimafia tipiche ed atipiche riferibili alla GeoAmbiente – replica il sindaco Luigi Ammatuna – sono suffragate dall’indagine ancora in corso, che ipotizza, fra le altre, l’ipotesi di frode nei confronti del Comune e che ha prodotto il provvedimento cautelare che dispone il divieto, al sig. Corsico e al sig. Guglielmino di recarsi a Pozzallo. I tentativi della ditta di rappresentare un quadro idilliaco della sua presenza e della sua attività e di insinuare, invece, presunte situazioni di un “sistema organizzato di controllo mafioso del territorio”, di cui sarebbe vittima la GeoAmbiente, ricordano la favola famosa del lupo e dell’agnello, nella quale il lupo, insediato a monte del ruscello, accusa l’agnello, messo a valle, di inquinargli l’acqua, trovando così il motivo per mangiarselo. Nel nostro caso, però, al lupo GeoAmbiente si renderà indigesto il suo tentativo, ricorrendo anche ad istanze che non siano solo quelle amministrative”.

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