Primi migranti trasferiti al centro di trattenimento di Modica. VIDEO

E’ divenuta operativa da stanotte l’area destinata ai trattenimento dei migranti richiedenti asilo, che provengono da paesi definiti “sicuri”. Nella notte, infatti, sono stati portate sette persone tutte provenienti dalla Tunisia. La sezione a loro dedicata è isolata dal resto dell’area – che si sviluppa in totale su circa 10.000 metri quadri – che invece ha attualmente la funzione di hot spot satellite rispetto a quella di Pozzallo. Tra le due aree, una sorta di zona cuscinetto dove sono collocati degli uffici. Stamani all’hot spot di Pozzallo erano presenti 215 migranti, in prevalenza sub sahariani, 75 in attesa a breve di essere trasferiti in strutture di seconda accoglienza. A Modica 145, in prevalenza nuclei famigliari di varie nazionalità. Nella sezione ‘riservata’ ai trattenimenti, le prime sette persone che seguiranno l’iter previsto dai nuovi decreti. Entro 28 giorni dovrà essere loro notificato l’accoglimento o meno della domanda di asilo. Una doppia cinta di recinzioni alte tre metri circonda tutta l’area.

Carovane migranti ha manifestato davanti ai due centri

Interrotta da applausi e dalle grida dei migranti che dall’interno dell’hot spot di Modica gridavano “Freedom, libertà!”, si è tenuta, dopo un passaggio a Pozzallo, la manifestazione di Carovana migranti, un collettivo supportato da comitati e associazioni che si battono per “una Sicilia aperta, solidale e smilitarizzata” e che ha iniziato un tour in Sicilia che si concluderà il 3 ottobre a Palermo. “Mai più naufragi – recita uno striscione – diritto d’asilo europeo per non morire”, “Abolish Frontex. Fermare la guerra, fermare il migranticidio”, è lo striscione di Carovana migranti con Mem-Med Memoria mediterranea e Abriendo fronteras. “Action for…memoria, verità, giustizia”, ma c’è anche una rappresentanza dei No Muos, e dei No Tav. I portavoce, da Alfonso Di Stefano, di Carovane migranti e Mem- Med, Carmen Rodriguez di Abriendo Fronteras che riunisce un gruppo di piccole associazioni in Spagna a Peppe Cannella, psichiatra e psicoterapeuta, hanno ribadito la necessità di un sistema di accoglienza senza barriere in tutti i sensi, sia quelle esterne che quelle interne ai paesi perché anche le condizioni di sfruttamento lavorativo dei migranti costituiscono limiti importanti da superare.

“Aiutare l’Africa e non depredarla”

E’questa una delle soluzioni per fermare i flussi di migranti cosiddetti economici: “aiutare l’Africa e non depredarla” dicono Victor Pozas e Miguel Virizuela; garantire vie sicure per i migranti, per fermare le morti in mare (33.000 dal 2014). E poi stop a tutte le guerre che producono milioni di profughi. Ma cosa c’entra il movimento No Tav? Gianna De Masi arrivata dalla Val di Susa in Piemonte. “Mi chiedete perché anche i No Tav? Da trent’anni lottiamo contro la costruzione di una ferrovia inutile e devastante pensata per fare circolare velocemente le merci mentre nella stessa valle al confine italo-francese si fa di tutto per non fare circolare liberamente gli esseri umani”.

“One, two, three, viva l’Italie”


Una donna siriana, organizza un piccolo coro, quando la manifestazione finisce: “One, two, three, viva l’Italie”. Anche nella struttura di Modica, due ‘sentimenti’: da un lato chi è grato all’Italia per l’accoglienza e attende una struttura di assegnazione. Dall’altra parte del recinto chi attende in regime di trattenimento, il ‘via libera’ per la richiesta di asilo che non ha certezza di poter ottenere. “Viva l’Italie”

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