PRIMA LI TAMPONANO E POI LI MINACCIANO: MARITO E MOGLIE ARRESTATI

Un tamponamento finito con due arresti: questo è quanto successo dopo che Salvatore Caruso, pregiudicato trentottenne nato a Messina ma residente a Scicli, mentre percorreva Corso Garibaldi all’altezza di Via Oriani proprio a Scicli, guidando pericolosamente la sua Fiat Punto e non rispettando la distanza di sicurezza dai veicoli che lo precedevano, tamponava una Peugeot 307 con alla guida A.G. accompagnato da D.T.G, che aveva rallentato la marcia per consentire il passaggio di un pedone.

Non soddisfatto, Caruso, vantandosi di avere trascorso due anni in carcere, minacciava A.G e la moglie D.T.G urlando alla presenza di altre persone “Ti rompo la testa con una mazza da baseball sotto casa e vi ammazzo ad entrambi”, “Ci facciu agghiustare la macchina a ‘stu piezzu di merda e mortu di fami… mi devi dire se vai all’ospedale così prendo una mazza da baseball e ti spacco tutti i muri della casa, tanto ho l’indirizzo di dove stai!”. Poi ancora, ritenendo che A.G. fosse un impiegato comunale, “Tu sei un ladro che rubi soldi al Comune come loro!”, facendo un esplicito riferimento agli operatori di Polizia Municipale intervenuti per rilevare il sinistro stradale. Il messinese infatti non ha risparmiato neanche le Forze dell’Ordine poiché anche i due agenti giunti sul luogo dell’incidente venivano accusati di rubare soldi al Comune.

C.M, moglie di Caruso, in automobile con lui al momento del sinistro, ha poi concluso il tutto con un “Siete infami e ladri!” riferendosi alla coppia appena investita dal marito. Anche per lei sono scattate le manette. A.G. e D.T.G. condotti in ospedale per i dovuti controlli hanno riportato lesioni guaribili in dieci giorni.

 

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