PRESENTATE ALLA PROVINCIA IPOTESI PROGRAMMATICHE

 Il Commissario straordinario Dario Cartabellotta ha presieduto una riunione con i deputati nazionali e regionali iblei, i sindaci dei comuni iblei, il presidente della consulta dei consigli comunali per discutere di ipotesi di lavoro per la legge sui liberi consorzi comunali. Dopo un breve excursus sulla tematica, Cartabellotta ha relazionato su una bozza di proposte di interventi legislativi elaborati dal Segretario Generale dell’Ente Ignazio Baglieri, concertato con i dirigenti e basato sull’esperienza gestionale e storica della Provincia.

L’ipotesi di partenza si muove dai provvedimenti legislativi già assunti dall’Ars e da quelli messi in campo a livello di proposta.

“Le funzioni “fondamentali” – o “proprie” – dei liberi Consorzi  – secondo lo studio del segretario Baglieri – andrebbero desunte dal combinato disposto della previsione dell’art. 10 sulle funzioni a regime previsto dalla L.R. 8/2014, dai commi 85-90, della L. 56/2014, tenendo conto di alcuni contenuti del ddl approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 289/2014 del 13.10.2014, del principio di sussidiarietà già enunciato dalla L.R. 10/2000, operando un riassetto conseguente del quadro di dettaglio delle funzioni disciplinato principalmente dall’art. 13, l.r. Sicilia 9/1986, ad oggi non abrogata. Nell’individuazione analitica delle suddette funzioni – ha continuato Baglieri – si è ritenuto quindi di procedere combinando l’art. 10 della LR. 8/2014 in tema di funzioni a regime, con le funzioni fondamentali della L. 56/2014 avendo a riguardo anche funzioni gestionali e non solo programmatorie , come d’altra parte si conviene anche ad un ente intermedio secondo il principio di sussidiarietà stante che, diversamente, le funzioni gestibili secondo un livello di maggiore  efficacia ed efficienza finirebbero per essere gestite da articolazioni periferiche di un Ente più distante dagli utenti, come la Regione”.

Sintetizzando la proposta, sono state pianificate le possibili funzioni da tenere in capo ai Liberi Consorzi Comunali. Nella fattispecie:

1-mantenimento in capo all’Ente territoriale intermedio delle funzioni di “pianificazione territoriale, di “tutela ambientale, di trasporti e sviluppo economico”  non solo nell’ottica del  coordinamento,della  pianificazione,della programmazione e del controllo, ma anche sotto i profili gestionali connessi al loro compiuto esercizio;

2 – applicazione del principio di sussidiarietà, secondo cui andrebbero devolute, ad esempio, le competenze in materia di sviluppo economico di valenza non sovra comunale quali i servizi socio – assistenziali;

3 – dovrebbero infine prevedersi delle funzioni “conferite”, costituenti la “valvola di chiusura” del sistema, attribuite o riconosciute dagli Enti muniti di potestà legislativa (i.e. Stato e Regione) ai livelli inferiori di governo del territorio, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza ex art. 118 Cost.-

Infine nel processo di ricomposizione delle diverse funzioni in capo ai liberi Consorzi comunali va posta particolare attenzione agli esiti e all’impatto che le recenti manovre finanziarie hanno determinato e stanno determinando, impatto che si riverbera inevitabilmente sul processo di riordino complessivo delle funzioni sugli altri enti locali. In questo senso, occorre far in modo che si garantiscano, da un lato, il finanziamento delle funzioni del “nuovo” libero consorzio – attraverso i tributi propri già assegnati e i trasferimenti necessari–  e dall’altro, che le risorse destinate agli altri enti che ereditano le altre funzioni non più provinciali possano essere congrue per mantenere un livello adeguato di efficacia e di efficienza dei servizi.”

I deputati regionali presenti Nello Dipasquale e Orazio Ragusa hanno auspicato che il territorio possa formulare, prendendo spunto dal contributo presentato, proposte anche emendative del testo di legge che sarà sottoposto tra breve all’esame dell’Assemblea. L’intervento del presidente del Consiglio Comunale di Comiso, Luigi Bellassai, è stato incentrato a tenere conto, in sede deliberante, della rappresentanza democratica del popolo e di avviare interlocuzioni col territorio per dare ruoli di effettiva gestione dei processi decisionali ai nuovi Liberi Consorzi Comunali.

 

 

 

 

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