Pozzallo: tenta di imbarcarsi con 68 mila euro, smartphone e tablet. Bloccato dalla finanza

E’ proseguita senza sosta l’attività di controllo svolta dalle Fiamme Gialle iblee anche nei giorni a cavallo delle festività.In attuazione delle direttivedella Prefettura di Ragusa ed in coordinamento con le altre Forze di Polizia, la Guardia di Finanza ha intensificato i servizi sul territorio,programmando attivitàvolte alla verifica dell’osservanza delle vigenti misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19, potenziando, nel contempo, il dispositivo operativo a contrasto della criminalità economico-finanziaria, principale mission istituzionaledel Corpo.

Su questo fronte, già a ridosso della vigilia di Natale, l’attività info-investigativa condottasul territorioavevaportato i militari della Tenenza di Modica ad intervenire all’interno di un esercizio commerciale, ubicato nel Comune di Sciclidove sono stati sottoposti a sequestro oltre 64.000 articoli (per un valore commerciale di circa30.000 euro), tra i quali, in particolare, luminarie, addobbi natalizi e giocattoli, ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei fruitori,in quanto privi del marchio “CE” e, dunque, non a norma rispetto agli standard relativi alla sicurezza ed alla composizione dei materiali.Anche a Pozzalloi militari della Tenenza hanno potenziato i servizi di vigilanza all’interno dell’area portuale, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

In tale contesto le fiamme gialle, pochi giorni prima di Natale, hanno sottoposto a controllo un cittadino extracomunitario residente a Malta edin procinto di imbarcarsi sul catamarano veloce “Saint Jean Paul II”. Dall’ispezione sul bagaglio al seguito venivano scoperti, abilmente occultati tra le pieghe dei vestiti, più di 30 smartphonee tablet, di cui alcuni nuovi ma privi di originale custodia, cautelati sommariamente con carta e nastro gommato ed oltre 68.000€ in banconote di piccolo e medio taglio.Consideratoche il passeggero sottoposto a controllo non è stato in grado di fornire idonee giustificazioni rispetto alla detenzione di quanto rinvenuto, i militari operanti procedevano al sequestrodi quanto rinvenuto,segnalando il soggetto controllato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di “ricettazione”, di cui all’art. 648 del codice penale.

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