Possibili favoritismi nella effettuazione dei tamponi a Ragusa e controlli non adeguati? Un dubbio che necessita di risposte chiare

La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno in città a Modica. Ci si stava quasi preparando a nuovi stili di stili con qualche libertà di movimento in più, che la paura contagio è tornata a farsi largo.  12 modicani sono stati messi in quarantena infatti, perché venuti a contatto con un ragusano che a sua volta era stato a contatto con gli otto soggetti risultati positivi a Ragusa tra cui  componenti dello studio professionale del comune capoluogo. Una leggerezza negli spostamenti che di fatto ha messo in pericolo un intero nucleo familiare, compresa la badante di due componenti molto anziani e tutti coloro i quali per ragioni varie e giustificate hanno avuto contatti con essi.

Una vicenda che pone parecchi dubbi sulla effettiva capacità del territorio di monitorare spostamenti ed atteggiamenti dei cittadini meno responsabili ed oculati, ed allo stesso tempo ci obbliga a porre anche alcune domande ai vertici dell’Asp di Ragusa che, maggiori chiarimenti su questa vicenda sarebbe opportuno che li fornissero ad iniziare dal fatto che  non comprendiamo come possa essere  accaduto che, soggetti asintomatici che non hanno manifestato sintomi tali da far sospettare un possibile contagio, siano stati sottoposti a tampone  come i soggetti che presentano sintomi gravi ed evidenti, con  i risultati peraltro giunti nei tempi fisiologici e non straordinari come ad esempio quelli di padre e figlia di Ragusa di cui ci siamo occupati in un precedente articolo, e che sono rimasti letteralmente “sequestrati” in un B&b in attesa di un risultato dei tamponi che non arrivava. Ci sono quindi cittadini di serie a ed altri di seri b?

Altre sono le domande che bisogna porsi in queste ore. Come è possibile che uno studio professionale possa restare aperto con al lavoro un numero così alto di dipendenti coinvolti? Non si è fatto ricorso allo smart working? E perché? Ed inoltre, come è stato possibile che da Ragusa un soggetto contagiato possa essersi spostato a Modica senza alcun tipo di tracciamento degli spostamenti?

Evidentemente una falla nei sistemi di controllo c’è e rischia di mettere seriamente in pericolo l’intero territorio che ad esempio nel caso di Modica non ha fatto registrare  oggi alcun caso. Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate,  da parte sua, si limita alla gestione del  territorio di competenza e non ci sta a farsi trascinare nella ricerca delle responsabilità . Il primo cittadino assicura  che in tutto il territorio modicano la situazione è assolutamente sotto controllo anche grazie ad una rigida applicazione delle normative in materia di contenimento del Covid-19 e a controlli serrati.

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