POLITICI EMPATICI E PSICOPATICI

Riceviamo da Tonino Solarino la seguente nota che volentieri pubblichiamo                  

Nel libro di Claude Steiner “l’alfabeto delle emozioni” ci vengono presentate due categorie  di persone  destinate ad esercitare “potere” nel mondo: gli psicopatici e gli empatici.

 Gli psicopatici sono emotivamente “freddi”, non hanno contatto emotivo, sono bloccati nel “sentire”, agiscono senza freni. Possono mentire, rubare, estorcere, manipolare, senza sensi di colpa. Giocano con l’altro, lo usano, lo seducono, lo commuovono in funzione del potere, del possesso, del successo.  Per gli psicopatici l’altro è solo un voto, un corpo, una cosa e non una persona. Raccontano verità diverse , giocano con le parole  in funzione  dell’interlocutore che ascolta. Ciò che è stato detto ieri oggi viene smentito. Tutto è strumentale e strumentalizzato. Hanno una grande capacità di intuire che cosa le persone vogliono sentire, lo dicono senza crederci, ma lo fanno sorridendo. Intuiscono se c’è un prezzo  per il quale l’interlocutore è disposto a vendersi. Inventano nemici e traditori su cui indirizzare l’aggressività e  le responsabilità degli insuccessi . Nella loro  storia personale il  cuore non è stato considerato e lo hanno dimenticato. Hanno un grande buco nell’anima, sono insaziabili e tutto ciò che conquistano, strappano, costruiscono, possiedono non placa il loro “vuoto”. La grande e la piccola storia è piena di esempi di psicopatici diventati potenti: Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot, Pinochet…

Gli empatici sono attenti  ai sentimenti altrui . Cercano di cooperare con gli altri, di ottenere il meglio da sè e dalle persone. Si sentono impegnati  a  costruire percorsi e relazioni leali, autentiche , emozionalmente oneste. Il politico empatico ascolta il dolore e si è dato  un  metro con cui misurare i comportamenti: il rispetto del cittadino e  dell’avversario. L’empatico è capace di forza e di tenerezza. Sa che il potere è importante e  lo considera un prestito . E’ consapevole  che la vita è fragile, che la storia è tragica e cerca di non  barare né con l’una né con l’altra. Il politico empatico insegue sogni , ma è libero nel suo procedere. Sa che ogni essere umano ha una dignità sacra e si impegna a non calpestarla. Conosce gli idoli del suo cuore e sente che ha bisogno di guarigione interiore. Laddove il politico psicopatico distrugge l’empatico costruisce, laddove  il politico psicopatico calpesta l’empatico consola e progetta speranze. Chiaramente l’empatia e la psicopatia sono due estremi. Nessuno è totalmente  empatico o psicopatico, ma riconoscere  i comportamenti prevalenti in noi e  negli altri  è un primo passo per  capire e cambiare.  Capire quanti psicopatici nel panorama politico italiano detengono posti di potere  è una necessità per custodire il futuro.  Sono  tanti, troppi coloro che avendo problemi in sospeso con la vita sono stati arruolati come classe dirigente dai vari partiti. E sono tanti, troppi i politici psicopatici a cui abbiamo consegnato il nostro consenso. (Tonino Solarino).

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