Politiche 2022, il voto dei ragusani non basterà per eleggere i propri deputati e senatori (4 in tutto per più province)

Il 25 settembre gli elettori ragusani saranno chiamati a eleggere tre o più deputati e un senatore, e non è detto che detti rappresentanti al Parlamento saranno iblei. È uno degli effetti del decreto legislativo 177 del 23 dicembre 2020, con il quale sono stati definiti i collegi elettorali in seguito alla riforma costituzionale che ha tagliato 230 deputati e 115 senatori. Dalla prossima legislatura, infatti, a Montecitorio siederanno 400 deputati, a Palazzo Madama 200 senatori. Saranno 600 i posti a disposizione, contro i 945 uscenti attuali.


Scorrendo gli allegati alla “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” si scopre che nell’uninominale per l’elezione alla Camera dei deputati, il collegio di Ragusa si trova insieme ai centri del calatino. Per essere eletto, il candidato dovrà raccogliere voti in ben 28 comuni, da Acate a Vizzini.
Nel plurinominale alla Camera dei deputati, Ragusa e Siracusa fanno collegio unico: trentatré comuni.
Mentre nel collegio uninominale verrà eletto un solo rappresentante, nel collegio plurinominale più di uno, comunque almeno due.

Più esteso il collegio uninomimale per l’elezione al Senato, sparso fra i centri del ragusano, del calatino e del siracusano, per un totale di 48 comuni.
Gli elettori ragusani non avranno, invece, diritto a scegliere i senatori del collegio plurinominale. In questo caso, in Sicilia orientale la nuova geografia dei collegi elettorali si ferma a Catania-Siracusa. Meno deputati e senatori per tutte le regioni: la Sicilia ne perderà 29.

Complessivamente, con la nuova norma i collegi uninominali, quelli che vengono assegnati con il maggiori sistematario, sono 221 (147 alla Camera e 74 al Senato), mentre quelli plurinominali sono complessivamente 367 di cui 245 alla Camera e 122 al Senato. A questi si aggiungono i 12 collegi riservati ai deputati e ai senatori eletti all’estero (8 alla camera e 4 al senato).
Una curiosità: entro la fine dell’anno sarà ‘bollinato’ l’ultimo censimento del 2021 e questo comporterà piccoli interventi sui collegi per aggiornarli ai nuovi dati della popolazione. Non è detto, dunque, che in futuro i nostri collegi elettorali saranno confermati così come li stiamo conoscendo.

Con lo scioglimento delle Camere decretato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella è partito il conto alla rovescia per le elezioni.
26 AGOSTO: è la data d’inizio ufficiale della ‘propaganda elettorale’, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l’affissione dei manifesti elettorali. 25 SETTEMBRE: è il giorno delle elezioni. 15 OTTOBRE: è la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento.
Le politiche in autunno o addirittura a fine estate sono una novità assoluta per l’Italia. Visto che si voterà il 25 settembre, al Viminale i simboli andranno presentati tra il 12 e il 14 agosto; le liste, le firme, i candidati per i collegi uninominali nelle Corti d’Appello tra il 21 e il 22 agosto.

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