Piovono soldi per lo sport in Sicilia. Esclusa la provincia di Ragusa.

Pioggia di finanziamenti in Sicilia  destinati agli impianti sportivi.

Sono state firmate a Roma,  le convenzioni tra il Coni e gli enti locali che beneficeranno dei contributi utili nella maggior parte dei casi ad realizzare nuove opere ed ammodernare completare quelle  già esistenti.

15 milioni euro le somme complessivamente destinate alla Sicilia prelevati dal Fondo “Sport e periferie” voluto dall’allora Governo Renzi.

Ci saranno soldi per Acireale, Siracusa  Caltanissetta, Floridia, Trapani e persino per San Pier Niceto comune di 3.000 anime in provincia di Messina.

Nessun comune della provincia di Ragusa si trova nell’elenco.

Eppure quasi tutte le strutture sportive iblee necessiterebbero di manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni radicali o addirittura in alcuni casi di somme aggiuntive per il completamento dei lavori di vere e proprie “cattedrali nel deserto”.

La procedura per partecipare all’assegnazione delle somme era la seguente:

entro il 15 febbraio 2016  i comuni dovevano inviare le proprie proposte di intervento.

Sono arrivate  sul tavolo del Coni 1.681 proposte, per circa 1 miliardo e 300 milioni di euro di richieste di contributo.

Il Coni  si è  quindi trovato costretto a  nominare un Comitato indipendente di giuristi di chiara fama per l’istruttoria e l’analisi delle proposte pervenute.

All’esito del lavoro del Comitato indipendente, la Giunta del CONI, sulla base di criteri di politica sportiva, ha individuato gli interventi da sottoporre alla Presidenza del Consiglio.

Tra il demerito di alcuni enti locali che non hanno presentato per nulla la domanda e la mancata opportunità per quelli invece che non sono stati selezionati dal Comitato, il risultato per la provincia di Ragusa è purtroppo fin troppo palese: Nessun finanziamento.

 Già dalla settimana prossima, secondo quanto garantito dal ministro dello Sport, tuttavia, partiranno delle lettere con scadenza al 30 agosto a quei Comuni che ancora non hanno presentato progetti. E successivamente una seconda lettera agli enti locali con richiesta incompleta (scadenza al 30 settembre), «in modo che già nella giunta del Coni di ottobre sarà possibile avere un quadro completo delle risorse ancora non attribuite e riassegnarle ad altri progetti».

Rivolgiamo quindi un appello ai Comuni inadempienti: Ci viene offerta  ancora un’altra opportunità che speriamo questa volta di non sprecare.

La provincia  di Ragusa deve  rientrarci a pieno titolo in questo progetto considerato che lo stesso  si riferisce proprio alle periferie, ruolo in cui da tempo dalla classe politica ha relegato il nostro territorio.

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