PIANO PAESISTICO: MARCIA INDIETRO DEI RICORRENTI

E’ stato il tormentone della seconda metà del 2010: il piano paesaggistico avrebbe distrutto l’economia e prodotto danni irreparabili. Sulla base di questo giudizio diversi comuni e provincia avevano presentato ricorso al TAR di Catania e chiesto la sospensione del provvedimento che aveva adottato il piano, adducendo il fatto che ci fosse un danno grave e irreparabile.

Ma durante l’udienza di giovedì 13 gennaio nella quale il TAR avrebbe preso la decisone, gli enti locali hanno ritirato la richiesta di sospensiva, ammettendo così che il danno grave e irreparabile non c’è. Provincia e comuni, hanno fatto un passo indietro e dopo il terrorismo mediatico dei mesi scorsi hanno rilevato la legittimità e il valore del piano.

Per mesi hanno terrorizzato allevatori e agricoltori raccontando loro che il piano avrebbe fatto chiudere le loro aziende agricole e distrutto l’economia. Ci hanno ripensato, e ne siamo felici, ma ora devono chiedere scusa agli agricoltori per averli spaventati per nulla e chiedere scusa a tutti i cittadini che, difendendo il piano, hanno difeso il territorio e il futuro delle prossime generazioni.

Ora è il momento di assimilare il Piano, calarlo nelle nostre realtà e organizzare le amministrazioni per farlo rispettare, modificando gli strumenti urbanistici vigenti e predisponendo i dovuti controlli a salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Ci avviamo ad avere uno strumento moderno che farà da guida per lo sviluppo futuro, tocca a noi usarlo nella maniera migliore. (m.c.)

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it