PIANO DI RIEQUILIBRIO DECENNALE

Lo schema di Bilancio esitato dalla Giunta comunale conferma le fondate criticità espresse da Sel nel corso dell’incontro pubblico di sabato 7 dicembre allo Spazio cultura.

 

Si insiste sulla solita solfa del galleggiare senza una prospettiva convincente, cercando di gestire la “cosa pubblica” per continuare nel governicchio degli sprechi, delle inefficienze, delle piccole clientele.

Il navigare in opposizione al Bene comune è la prova del fallimento della Giunta Ammatuna-Gugliotta, incapace di imprimere quella sterzata necessaria e per invertire la rotta in discontinuità col passato.

 

Altresì si rincorre di fatto la pratica del dissesto finanziario visto che così le criticità mosse dalla Corte dei Conti diverrebbero conclamate col risultato di operare per il tanto peggio tanto meglio che, pur non detto, si intenderebbe perseguire.

Per SEL anche tale ipotesi si confermerebbe come il rimedio peggiore del male visto che il dissesto azzererebbe servizi, taglierebbe drasticamente i crediti vantati dai fornitori a fronte di debiti fuori bilancio ancorché accertati e quelli ( non quantificabili ) ancora da accertare, inciderebbe sui livelli occupazionali.

Cercare vanamente, come si intuirebbe dai propositi dell’Amministrazione comunale di spalmare passività e debiti in un triennio, significa offendere l’intelligenza di quanti sanno come è finita l’esperienza del recupero del passivo del Consuntivo 2011 spalmato nel 2012, 2013, 2014 (recupero quasi a zero).

Con la differenza che in quest’ultimo caso si trattava di recuperare appena 1,5 milioni di euro mentre che per i debiti complessivi dell’Ente si parlerebbe di diverse decine di milioni!

 

Una prospettiva più certa, a questo punto, è quella di un serio riequilibrio finanziario per il risanamento spalmato in dieci anni che almeno garantirebbe la certezza per i creditori di recuperare le somme mancanti, manterrebbe un livello pur minimo ed essenziale dei livelli dei servizi di assistenza, darebbe più tempo nel recupero dell’enorme evasione dei tributi per rimpinguare le vuote casse comunali.

Quest’ultima prospettiva dovrebbe rispondere almeno a due criteri:

  • che non siano gli attuali amministratori a gestire la fase del riequilibrio in quanto non solo incapaci ma soprattutto perché continuerebbero nel solito andazzo di sprechi e di inefficienze;

  • che quanto recuperato dalla razionalizzazione delle spese e dalle nuove entrate derivate dalla lotta senza quartiere all’evasione siano effettivamente blindate per colmare i debiti e non “ investite” in clientele e malgoverno.

 

Su questi presupposti Sinistra Ecologia Liberta’, sia a livello istituzionale che sociale, svilupperà la propria azione in raccordo e in sinergia con quanti in CC e nella società civile intenderanno battersi per evitare il disastro prossimo venturo e per invertire la rotta verso il risanamento delle Casse comunali.

In tal senso SEL elaborerà insieme al gruppo consiliare una serie di proposte di merito coerenti con la linea di riequilibrio economico-finanziario decennale come sopra specificato.

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