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PIANO DI DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA DELLA REGIONE SICILIA
06 Apr 2016 19:53
l sottoscritto Di Giacomo Antonino, nella qualità di Direttore Amministrativo dell’Istituto di Istruzione Superiore Verga di Modica e a nome del personale ATA, avendo un interesse attuale e giuridicamente rilevante per gli effetti negativi e consequenziali che possono derivarne a seguito dell’ attuazione del piano di dimensionamento della rete scolastica delle scuole Siciliane ed in particolare degli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Ragusa, approvati con D.A. N. 182 del 27/01/2016 e con DA n. 488 del 22 Febbraio 2016 espone quanto segue:
Tali Decreti emessi dall’Assessore Regionale alla P.I e nello specifico al cambio di aggregazione che coinvolgono l’istituto per Geometri del Comune di Modica dall’Istituto “Verga” all’ITC “Archimede” e l’istituto per Geometri del Comune di Ragusa dall’Istituto Magistrale “Vico” all’Istituto Commerciale risultano illegittimi:
Per meglio comprendere l’oggetto della presente relazione-denuncia si ritiene indicare la normativa Regionale vigente che disciplina e regola il dimensionamento della rete scolastica nella Regione Sicilia, in modo da poterne evidenziare i vizi di legittimità riscontrati nei citati Decreti di dimensionamento della rete scolastica delle scuole Medie Superiori della Provincia di Ragusa ora Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
Come è noto la legge Regionale N. 6 del 24/02/2000 disciplina la materia del dimensionamento scolastico prevedendo all’art 3 comma 1 che “I piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche previsti dal comma 4 dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, sono definiti in conferenze provinciali di organizzazione della rete scolastica nel rispetto degli indirizzi di programmazione e dei criteri generali preventivamente adottati con decreto dell’Assessore Regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione”.
Tale conferenza provinciale risulta composta:
– dal Presidente della provincia regionale, che la presiede;
– dal Sindaco del Comune Capoluogo;
– da 5 rappresentanti del personale direttivo, docente e non docente della scuola eletti dai consigli scolastici provinciali anche al di fuori del proprio seno;
– da un rappresentante dei genitori eletto dal Consiglio scolastico provinciale fra i propri membri;
– da un rappresentante degli studenti eletto fra i propri componenti dalla Consulta provinciale degli studenti;
– dal Provveditore agli studi della provincia e dal Presidente del Consiglio scolastico provinciale;
– da 7 sindaci eletti, con voto limitato a 2, dall’assemblea dei sindaci della provincia convocata dal Presidente della Provincia regionale.
All’art. 3 Comma 7 “Il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è approvato dalla conferenza provinciale, anche in assenza dei criteri di cui al comma 1”.
All’art. 3 Comma 9 “Con decreto dell’Assessore Regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, previa intesa con il Ministro della pubblica istruzione, ai sensi dell’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 1985, n. 246, è approvato il piano regionale di dimensionamento sulla base dei piani provinciali approvati dalla Conferenza Provinciale, assicurandone il coordinamento nel rispetto degli organici prestabiliti ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 233 e dei parametri di riferimento previsti dalla presente legge”.
Inoltre nel recente processo di riordino, avviato dalla legge 7 Aprile n. 56/2014, viene confermato che le province continuano ad esercitare le funzioni di programmazione della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale (art 1, comma 85, lett.c) oltre che la gestione dell’edilizia scolastica.
Vengono confermate anche per l’A.S. 2016/2017 per la Regione Sicilia le linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa riportate nell’allegato A) allegate alla delibera della Giunta Regionale e che si riportano per maggiore chiarezza al D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 i seguenti articoli:
–l’art. 138 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n° 112 ha delegato alle Regioni, fra le funzioni in materia d’istruzione scolastica, la programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lett. a)”;
-l’art 139 ha delegato alle Province ed ai Comuni, rispettivamente per le scuole secondarie superiori e gli altri gradi di istruzione, “a redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche e l’istituzione, aggregazione, fusione e soppressione delle scuole in attuazione degli strumenti di pianificazione”.
Alla luce delle disposizioni sopra richiamate e’ stata avviata sul territorio regionale, prima e dopo l’emanazione delle linee-guida, d’intesa con l’ufficio Scolastico Regionale, Ambito Provinciale di Ragusa, una fase di discussione e di confronto con la Provincia, i Comuni, le OO.SS. nell’ambito del comparto scuola, riunioni dei Dirigenti Scolastici, al fine di definire un percorso condiviso sui criteri e le modalità di applicazione delle proposte di dimensionamento nella provincia di Ragusa per adeguare l’attuazione del piano alle specifiche situazioni territoriali.
Infatti, a conclusione del procedimento, in data 23 ottobre 2015, la Conferenza Provinciale per il dimensionamento della rete scolastica, validamente riunita, nella sala Giunta dell’ex palazzo della provincia di Ragusa ora libero Consorzio Comunale, approvava all’unanimità il piano di dimensionamento della rete scolastica della Provincia di Ragusa per l’anno 2016/2017, per essere trasmesso unitamente ad atti e delibere degli organi collegiali interessati e delle proposte della Giunta Comunale dei comuni interessati, al Tavolo Tecnico dell’’Assessorato Regionale per la Pubblica Istruzione, per il coordinamento e per il parere consultivo ai fini dell’approvazione del piano di dimensionamento.
Con DA n. 182 del 27/01/2016 e con successivo DA n. 488 del 22 Febbraio 2016 veniva approvato il Piano di dimensionamento Regionale per l’A.S. 2016/2017 e quindi anche il piano provinciale di dimensionamento della provincia di Ragusa.
Detti Decreti Assessoriali N. 182 del 27/01/2016 e N. 488 del 22 Febbraio 2016 relativamente al piano di dimensionamento della Provincia di Ragusa e nello specifico al cambio di aggregazione dell’Istituto per Geometri e del Corso Serale “Sirio” dall’IIS “ Verga” di Modica all’ ITC “ Archimede” di Modica- e dell’ ITG “ Gagliardi” di Ragusa dal Magistrale “Vico” all’ I.T Commerciale “Besta” risultano palesemente Illegittimi, in quanto approvati dall’Assessore Regionale alla P.I. Bruno Marziano, in contrasto con quanto proposto dalla Giunta del Comune di Modica e dalla Giunta del Comune di Ragusa e con quanto approvato all’unanimità dalla competente Conferenza Provinciale, unica deputata e legittimata a proporre il piano territoriale di dimensionamento territoriale nella provincia di Ragusa che è stato approvato nella seduta pubblica del 23/10/2015, così come indicato nella normativa richiamata che fa parte integrante della presente relazione.
Per chiarezza espositiva si ribadisce che i Decreti Assessoriali su citati per quanto concerne il dimensionamento della rete scolastica delle scuole medie superiori della provincia di Ragusa, riguardanti il Comune di Modica e il Comune di Ragusa risultano affetti dai seguenti vizi di legittimità:
1) Violazione dell’art. 21 l. 59/1997 e degli artt. 1, 2, 3, e 4 del d.P.R. 18.6.1998 n. 233;
2) Eccesso di potere per difetto assoluto di presupposto, di istruttoria e di motivazione per irrazionalità, illogicità e contraddittorietà intrinseca manifesta, in quanto il Tavolo Tecnico avrebbe dovuto coordinare le proposte delle conferenze provinciali e l’Assessore alla P.I. invece recepire ed approvare quanto deliberato all’unanimità dalla Conferenza Provinciale; Contrariamente ha deliberato autonomamente ed in difformità delle indicazioni del Piano provinciale di dimensionamento con sviamento dei poteri;
3) Eccesso di potere sotto vari profili, ed in particolare in violazione dell’art. 3 del D.A 182 del 27/01/2016 (che subordina espressamente il piano di dimensionamento alle necessarie delibere di assunzione degli oneri di legge da parte degli Enti Locali), presupposto di efficacia inesistente, cosi come già lamentato e diffidato dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa con nota prot 6288 del 22/02/2016 per l’impossibilità di dare esecuzione al D.A. n. 182/2016 regolarmente trasmessa all’Assessore Regionale della P.I. e Formazione Professionale della Regione Sicilia e alla Direzione Generale della P.I e ad altre autorità statali .
4) Violazione degli artt. 7, 8, 9 e 10 della l. 241/90 in relazione all’art. 4, comma 2, del d.P.R. 18 giugno 1998 n. 233;
5) Violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa ex art. 97 Cost.;
6) Violazione del principio di partecipazione e sviamento, in quanto non sarebbe stata data alla Conferenza Provinciale di Ragusa la motivazione degli atti modificativi del piano di dimensionamento legittimamente proposto.
Inoltre detti Decreti risultano affetti da vizi di merito per inosservanza alle norme di buona amministrazione, di opportunità, di congruenza, di convenienza e di economicità cui invece l’attività dell’Assessore alla P.I doveva essere mirata e proiettata.
Occorre premettere che, secondo la costante giurisprudenza del Consiglio di Stato, in linea di principio gli atti di fusione, scissione o soppressione di istituiti scolastici sono espressione della potestà di autorganizzazione dell’Amministrazione ed esplicano, sul piano fattuale, effetti sia sugli alunni quali diretti fruitori del servizio scolastico, sia sui soggetti (personale docente e di amministrazione) che stabilmente operano nell’ambito della scuola, sicché la giurisprudenza amministrativa è concorde nell’individuare in capo a detti soggetti una posizione legittimante all’impugnazione laddove si prospetti l’incidenza dell’atto organizzatorio ed arrechi pregiudizio e danni agli interessati.
Infatti, tali nuove aggregazioni, pur arrecando un grave pregiudizio in termini di decremento di organico all’Istituto di Istruzione Superiore Verga e ai firmatari della presente relazione, comportano un danno all’interesse pubblico e un inutile spreco di risorse economiche che il Consorzio Comunale di Ragusa in atto si è dissociato dichiarando di non poter sostenere tali oneri aggiuntivi, giusta nota del Consorzio Comunale di Ragusa, prot. 6288 del 22/02/2016 inviata all’Assessorato Regionale alla PI di Palermo,e alle Amministrazioni Statali Competenti.
Per l’attuazione di tale piano è previsto il trasferimento ed adattamento di onerosi e specifici laboratori da un Istituto all’altro, considerato che per carenza di fondi regionali e statali, il Consorzio Comunale di Ragusa non è in grado di poter assicurare gli oneri economici per il funzionamento generale dell’ istituzione scolastica posti a carico dalla normativa nazionale all’Ente Locale provinciale ( giova far presente che per la piccola manutenzione degli edifici e del consumo di energia elettrica e telefonica provvede solo parzialmente il Consorzio Comunale di Ragusa.
Nel caso in specie l’aggregazione dell’Istituto per Geometri e il corso serale di Modica dall’ Istituto “Verga” all’ I.T Commerciale “ Archimede” di Modica non risolverebbe definitivamente la problematica del commerciale, in merito alla popolazione scolastica.
Ciò in base alla volontà politica, fortemente voluta dal Governo per contingenti motivi di finanza pubblica che a presto, la Regione Sicilia sarà tenuta a recepire e a conformarsi alla normativa nazionale che al fine della sopravvivenza e conservazione dell’autonomia e personalità dell’Istituzione Scolastica non può non avere una popolazione inferiore di 1000 alunni, come risultante dalla Legge 111del 15 Luglio 2011.
Infatti, al riguardo viene espressamente esplicitato dalla stessa Conferenza di servizio delle Regioni e delle Province Autonome a ciò competenti, l’impegno di adeguarsi agli standard nazionali, secondo cui il Miur si pone obiettivi di risparmio dai quali non intende prescindere ed ha proposto al Ministro dell’istruzione un accordo sulle modalità di applicazione dell’art. 19 del DL 98/2011, convertito il L 111/2011, impegnandosi a raggiungere l’obiettivo del dimensionamento della popolazione scolastica nei limiti di una popolazione scolastica non inferiore a 1000 alunni, obiettivo raggiunto nel contesto nazionale, ad eccezione della Regione Sicilia.
E’ previsto infatti che le Amministrazioni locali, le Scuole, i Dirigenti Scolastici unitamente alle OO.SS devono individuare, ai sensi dell’art 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 sulla razionalizzazione della spesa relativa all’Organizzazione Scolastica, una proposta che possa garantire e coniugare per il futuro una popolazione scolastica di almeno 1000 alunni, al fine di mantenere l’autonomia e la personalità giuridica delle Istituzioni scolastiche.
Resta fermo ovviamente a livello nazionale l’obiettivo di mantenere quelle scuole sopradimensionate di rilevante complessità di oltre 1000 alunni, come l’attuale Istituzione scolastica “G. Verga”, che è riuscita a raggiungere e a mantenere quegli standard quantitativi e qualitativi che non possono che valorizzarne l’offerta formativa, secondo i corollari di efficacia, di efficienza e di economicità cui la Pubblica amministrazione è tenuta a realizzare.
Inoltre, sembrerebbe contraddittorio ed assolutamente in contrasto con i principi della correttezza amministrativa, penalizzare e sacrificare risorse personali ed economiche dell’Istituto “Verga” e del Liceo Scientifico “ Galilei” di Modica, ciò senza alcun meritevole definitivo stabile risultato a favore dell’ Istituto Tecnico Commerciale il quale in ragione della popolazione scolastica diventerebbe quando prima sottodimensionato.
In tal modo l’Istituto verrebbe soppresso e la popolazione sarebbe oggetto di ridimensionamento scolastico, di ridistribuzione su tre istituzioni di scuola media superiore, non come le attuali per mantenere e conservare gli standard quantitativi necessari previsti dalla legge N 111/201
1.
Ciò tenuto conto che in tempi brevi la Regione Sicilia per motivi di finanza pubblica dovrà necessariamente recepire uniformandosi alla normativa nazionale su indicata.
Chiede
Per quanto ampiamente illustrato a Codesto Assessorato Regionale di annullare parzialmente in Autotutela i Decreti Assessoriali N. 182 del 27/01/2016 e N. 488 del 22 Febbraio 2016 al fine di evitare grave responsabilità di natura amministrativa, contabile o eventuale altra di tipo più grave o in alternativa, rettificare il cambio di aggregazione dell’ITG dal Commerciale “Archimede” all’Istituto di Istruzione Superiore “ Verga” di Modica, ripristinando l’attuale titolarità di fatto e di diritto per l’A.S. 2016/2017, e dell’ ITG “ Gagliardi” di Ragusa dal I.T Commerciale “Besta” al Magistrale “Vico”, ciò improntato ai principi della coerenza, dell’obiettività e della trasparenza dell’istruttoria dei processi amministrativi e alle regole di efficienza e di economicità cui l’amministrazione è tenuta ad adempiere ed osservare.
In mancanza non potrà che procedersi alla difesa dei propri diritti ed interessi legittimi nelle competenti sedi Giudiziarie, con notevole aggravio di spese, contrariamente ai principi di economicità, di buona amministrazione e del divieto di aggravio erariale ampiamente proclamato dalla Corte dei Conti in merito all’azione amministrativa contabile.
La presente relazione-denuncia è il risultato di una lunga e serena meditazione, il cui silenzio è omissione, quando si ha invece l’obbligo morale e giuridico di intervenire per un’ ingiustizia, equivale ad una violenza a se stesso, non solo per la violazione di diritti ed interessi legittimi, ma prevalentemente in difesa della Comunità.
Il tutto ispirato ai principi dell’etica, della giustizia, del buon andamento e della legalità della Pubblica Amministrazione, nonché, nel rispetto della Conferenza Provinciale che secondo legalità e giustizia rappresentava l’esigenza del territorio, e che si era espressa con l’approvazione di una proposta condivisa di dimensionamento provinciale ed unanime di tutti i componenti, ingiustamente ed illegittimamente disattesa invece dall’Assessore Regionale alla P.I.
Si invitano gli uffici in indirizzo, ciascuno per la propria competenza ad intervenire nelle sedi opportune per eliminare le illegittimità denunciate, ripristinando lo stato di fatto e di diritto dell’Istituto di istruzione Superiore Verga di Modica e i diritti soggettivi ed interessi legittimi dei ricorrenti, nel rispetto della legalità e della giustizia.
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