PESCE E TRADIZIONE, DA 49 ANNI.

Una manifestazione all’insegna del buon cibo e del folklore. Anche quest’anno è terminata la 49esima edizione della Sagra del Pesce nella suggestiva location di piazza delle Rimembranze a Pozzallo.

Come ormai da diversi anni, la manifestazione si è sviluppata intorno ad un enorme padella, dal diametro di circa 4 metri, contornata da diversi cuochi che incanalavano il pesce in scivoli di metallo, collegati a grandi cestelli dai quali il fritto veniva poi trasferito nei vassoi ed in seguito servito ai visitatori da decine di addetti.

Al pesce si sono inoltre affiancati diversi prodotti culinari tipici locali, che hanno avuto largo spazio all’interno del villaggio espositivo che ha fatto da contorno lungo tutto il perimetro della Piazza, con stand gastronomici che hanno permesso di conoscere gli aromi antichi della nostra terra, dalla gastronomia tradizionale, agli inimitabili vini siciliani, passando per la rinomata pasticceria siciliana.

Uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dell’estate pozzallese, che per 9 giorni, dal 13 al 21 agosto, ha ospitato anche manifestazioni canore e spettacoli di folklore siciliano oltre alla tradizionale frittura di pesce.

Dall’apertura degli stand espositivi alle 19:00 fino a tarda serata, la piazza, gremita, ha ospitato diversi artisti, dai gruppi musicali al cabaret. Diversi gli artisti che si sono succeduti sul palco, ognuno con una scaletta diversa, diverso stile e diversi brani.

Molte sono state le critiche mosse agli organizzatori. Critiche concernenti soprattutto la scelta, deliberatamente palese, di “escludere” un pubblico più giovanile, confermato soprattutto dalla cancellazione nel palinsesto dell’unico concerto rock di un gruppo di ragazzi pozzallesi, che da sempre riescono a coinvolgere un pubblico di più giovani.

Musica tradizionale per restare nel tema della sagra popolare sì, ma risultare ripetitivi e monotoni è un rischio in cui si incorre quando i giorni di Sagra diventano 9.

Nonostante tutto, a ragion di cronaca, è giusto riportare che l’affluenza di pubblico è stata vasta e differenziata, che i turisti sono comunque rimasti soddisfatti e che la città durante la Sagra è come rianimata, ogni angolo della piazza prende vita, tra i nostalgici che ricordano ancora la manifestazione degli anni ’80 e coloro i quali ne prendono parte per la prima volta.

Dare valore e supportare il piccolo borgo marinaro di Pozzallo è giusto e la Sagra è, come ogni anno, un motivo di orgoglio, affermandosi come una delle manifestazioni più antiche della Sicilia.

 

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